Bassa

Terremoto, Carpenedolo ancora solidale con San Ginesio

Dopo il pavimento della palestra, raccolti fondi nella paese della Bassa per donare uno scuolabus alla comunità maceratese
Alcuni cittadini di Carpenedolo in trasferta per consegnare lo scuolabus
Alcuni cittadini di Carpenedolo in trasferta per consegnare lo scuolabus
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Continua a rafforzarsi sempre più il ponte solidale lungo 450 chilometri dal Bresciano al Maceratese: tanta la distanza che separa Carpenedolo da San Ginesio.

Quello riconosciuto come «uno tra i cento borghi più belli d’Italia» è infatti alle prese con la lenta ricostruzione dopo il violento sisma verificatosi nell’autunno del 2016. Un’operazione, questa, che mette a dura prova i 3.400 abitanti del paesino costruito a 690 metri d’altitudine, decisi comunque nel non rassegnarsi a piangersi addosso, «nonostante lo Stato ci abbia abbandonato», dicono.

In tale contesto deve quindi inserirsi il supporto esterno dei carpenedolesi; lontani geograficamente ma molto vicini ai terremotati, con gesti concreti. Ne è un esempio il pavimento della palestra scolastica: completamente rifatto nel 2017 grazie alle offerte raccolte dall’associazione «Un futuro per i bambini di Chernobyl» e il Comune bassaiolo.

La generosità della cittadina dei carpini non si è però fermata qui. Ovvero: desiderosa di dare ancora il proprio contributo alla rinascita del paesino marchigiano, la comunità della cittadina si è riattivata nel mese di giugno, raccogliendo tramite una sottoscrizione a premi - organizzata in sinergia dal gruppo «Chernobyl» e l’istituto comprensivo e l’Anc ambulanza Carpenedolo - ben 5mila euro.

«Inizialmente destinata ad arredare alcune classi del nuovo plesso scolastico in costruzione a San Ginesio - spiega il vicesindaco Tiziano Zigliani -, la somma è stata poi devoluta all’acquisto di uno scuolabus quando i lavori all’edificio si sono improvvisamente fermati per ragioni burocratiche; nel frattempo abbiamo anche saputo che il loro mezzo di trasporto era rotto e non poteva essere riparato. Purtroppo - prosegue il vicesindaco - le grandi istituzioni sono assenti ed i ginesini si devono necessariamente affidare alla solidarietà degli altri. Carpenedolo, nel suo piccolo, è molto felice di contribuire alla causa».

Di conseguenza, alla cerimonia di consegna del pulmino per gli alunni della scuola media dell’istituto comprensivo «Tortoreto» il 18 novembre scorso, sono stati tanti gli attestati di stima e di affetto tributati dalla gente del posto alla delegazione carpenedolese (composta da Zigliani, Danilo Boschetti, Giovanni Zingaretti e la professoressa Daniela Barchi).

In particolare il sindaco Giuliano Ciabocco ed il dirigente scolastico Giorgio Gentili hanno stretto un bellissimo rapporto con Carpenedolo. «Un legame d’amicizia - conferma Zigliani -, tanto da invitarci la prossima primavera per preparare e gustare insieme uno spiedo (prelibatezza a loro sconosciuta), sotto le stelle, tra le mura dell’antico borgo medievale». Una generosità supera le distanze.

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