Bassa

«Stavano salendo in auto, ci hanno massacrati»

La testimonianza di Giancarlo Scalvini, il padre di Francesco, con lui aggredito dai ladri sorpresi nella loro villetta di Ghedi
Giancarlo Scalvini mostra in volto i segni delle botte ricevute dai banditi © www.giornaledibrescia.it
Giancarlo Scalvini mostra in volto i segni delle botte ricevute dai banditi © www.giornaledibrescia.it
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Un livido sotto l’occhio sinistro, un cerotto sulla tempia e lo sguardo perso di chi cerca risposte che non trova. «Non li hanno ancora presi» ripete Giancarlo Scalvini, 73 anni. Suo figlio Francesco è in condizioni disperate nel reparto di terapia intensiva della clinica Poliambulanza, dopo il delicato intervento chirurgico con il quale i medici gli hanno estratto il cacciavite che tre malviventi in fuga gli avevano conficcato nel cranio lunedì sera a Ghedi.

«Ci siamo incrociati con i ladri. Mentre noi arrivavamo, loro scappavano». Pochi secondi e scattano le scene di violenza. «Ho tentato di avvicinarmi quando stavano già salendo in auto e hanno cominciato a picchiarci».

 

Leggi l'intervista integrale sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, giovedì 26 gennaio, e scaricabile anche da qui. 

 

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