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Scorie al Cesio 137 a Capriano: ora l'emergenza è il percolato

Prefettura al lavoro per trovare una soluzione al problema ambientale che affligge da anni Capriano del Colle
CESIO, PREFETTO AL LAVORO SULLA DISCARICA
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Serve una discarica per i rifiuti contaminati da Cesio 137 stoccati a Capriano del Colle: il prefetto Attilio Visconti sta affrontando l’emergenza percolato dopo che sono stati interrotti i conferimenti al depuratore di Mortara di Pavia.

Un’altra società di trattamento pronta a ricevere il percolato bresciano non è ancora stata trovata e dunque per ora il materiale verrà delocalizzato, una sistemazione che può essere però solo temporanea. Il tavolo tecnico convocato in Prefettura ha comunque messo le basi per una soluzione che non esponga i cittadini a pericoli particolari.

L’obiettivo a lungo termine è quello di mettere in sicurezza le oltre 82mila tonnellate di scorie depositate nell’ex cava di argilla di Capriano dal 1990. Un progetto che richiede un ingente esborso di denaro. La Metalli Capra ha già fatto redigere un progetto di quasi 5 milioni di euro che però lieviterebbero a 10 per la richiesta dell’Ispettorato per la sicurezza nucleare di impermeabilizzare anche il fondo della discarica.

Parte dei soldi potrebbero essere ricavati dalla vendita della fonderia, ma il prefetto Visconti si è rivolto al Ministero dell’Ambiente  per verificare le modalità per accedere al fondo da 15 milioni di euro messo a disposizione dalla Finanziaria 2018 e ancora disponibile. I cittadini saranno tempestivamente e costantemente informati sul cammino che verrà intrapreso.

 

 

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