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Schiuma nel Chiese, depuratore di Montichiari osservato speciale

L'ipotesi è che si tratti di saponi magari utilizzati, in questo periodo di fermo delle attività, per lavare cisterne o altri tipi di impianti
SCHIUMA BIANCA DAL DEPURATORE
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La prima segnalazione risale a circa un mese fa quando alcuni cittadini prima e i referenti del circolo Legambiente di Montichiari poi hanno avvisato l'amministrazione comunale della fuoriuscita dal depuratore del paese di schiuma biancastra che si riversava nel fiume Chiese.

Dal comune hanno quindi pensato di rivolgersi anzitutto al gestore dell'impianto, la multiutility A2A che ha rassicurato il sindaco Marco Togni, sul funzionamento del depuratore, ma ha anche avvisato di anomalie rispetto alle acque che per giorni sono convogliate nell'impianto. «Mi hanno fatto vedere alcuni video - spiega Togni - risalenti a diverse settimane fa, da cui si vede un'acqua molto scura, che dalle condutture si riversa nel depuratore. Un'anomalia anche secondo il gestore».

Nonostante i controlli da parte dell'azienda, dal depuratore ha continuato a uscire schiuma bianca almeno fino alla vigilia di Natale, quando dopo l'ennesima segnalazione, il sindaco ha deciso di chiamare l'Arpa di Brescia. Sul posto sono arrivati i tecnici del dipartimento bresciano dell'agenzia per la tutela dell'ambiente che hanno fatto le dovute verifiche.

«Abbiamo fatto tre campionamenti - afferma Fabio Cambielli, direttore Arpa Brescia - e contiamo di avere i risultati entro una settimana. L'ipotesi più probabile è che si tratti di saponi magari utilizzati, in questo periodo di fermo delle attività, per lavare cisterne o altri tipi di impianti, che si riversano nelle fogne e quindi nel depuratore».

Il sindaco Togni, infine, chiederà conto all'Aato delle disposizioni che impedirebbero ai gestori degli impianti di depurazione di fare i controlli nelle imprese per risalire, eventualmente, ai responsabili degli sversamenti.

 

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