Bassa

Rischio aviaria, anatre illegali sequestrate

In una settimana sono oltre 200 i capi individuati dai carabinieri forestali: il rischio è che contribuiscano a diffondere la malattia
Allerta anatre. L’acqua, che favorisce la diffusione del patogeno
Allerta anatre. L’acqua, che favorisce la diffusione del patogeno
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Sono più di duecento le anatre sequestrate dai Carabinieri della Forestale in poco meno di una settimana: centocinquanta a Rovato, tra germani e anatre selvatiche; una cinquantina di mestoloni e codoni a Bagnolo; venti alzavole e un fischione a Isorella.

I militari, diretti dal colonnello Giuseppe Tedeschi, durante normali controlli dedicati all’attività venatoria, hanno scoperto numerose situazioni illegali. Si tratta di casi in cui vengono ignorate le disposizioni emanate dal Ministero della Salute a tutela del patrimonio zootecnico, in particolare per scongiurare la diffusione dell’epidemia di aviaria.

I blitz nella Bassa, in particolare a Isorella e Bagnolo, sono stati condotti lo scorso fine settimana e hanno portato alla luce situazioni parecchio critiche: utilizzo di richiami vivi vietati, condizioni di promiscuità con polli e la detenzione delle anatre a stretto contatto con acqua, che favorisce la diffusione del patogeno.

Durante i vari sequestri, effettuati in collaborazione con i veterinari di Ats, i Forestali hanno provveduto a sanzionare gli allevatori amatoriali e non: oltre alla sanzione amministrativa fino a tremila euro a loro toccherà anche il penale a causa dell’inottemperanza alle disposizioni diramate dall’autorità sanitaria. Inoltre negli accertamenti effettuati a Isorella e a Bagnolo è stata riscontrata con appositi strumenti anche la contraffazione dei sigilli di Stato che dovrebbero essere inamovibili e che invece non lo erano.

Purtroppo però le situazioni d’irregolarità di questo tipo sparse nella nostra provincia, in particolare nella Bassa, zona particolarmente colpita dal virus dell’aviaria, proliferano. Casi segnalati dai volontari anche a Manerbio, Pavone e Gambara. Situazioni al limite dove chi detiene anatidi non rispetta tutte le modalità previste dalla circolare diramata dal Ministero e le modalità di prevenzione per combattere l’aviaria.

 

 

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