Bassa

Aviaria: arriva una commissione europea

L’allarme approda anche a Bruxelles: esperti attesi già oggi nel Bresciano per verifiche e ispezioni
Allarme nella Bassa. Visti i problemi riscontrati l’Europa ha deciso di mandare una commissione
Allarme nella Bassa. Visti i problemi riscontrati l’Europa ha deciso di mandare una commissione
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La commissione europea «Food and veterinary office» è arrivata in Italia ed è attesa anche nella Bassa, dove l’epidemia d’influenza aviaria si sta spandendo a macchia d’olio.

La presenza dei tecnici europei che arrivano direttamente da Bruxelles e si fermeranno fino a venerdì in Lombardia, era stata ventilata già durante la riunione organizzata da Confagricoltura a Leno la scorsa settimana.

Si tratta di un’unità di crisi a livello comunitario che da alcune settimane è impegnato in Veneto. Ora arriverà nella Bassa, dove farà ispezioni per verificare se sono state messe in atto tutte le misure necessarie per contenere e combattere l’epidemia. Ats però dal canto suo non ha ricevuto alcuna notizia in merito.

«Siamo a conoscenza che i tecnici del "Food and veterinary office" sono arrivati in Italia, ma ad oggi non abbiamo avuto comunicazioni», fanno sapere i responsabili. «La questione aviaria nella Bassa è sotto la lente d’ingrandimento dell’Europa - spiega il consigliere regionale Michele Busi -. L’arrivo di possibili commissari internazionali era già amerso; questi tecnici stanno girando diversi territori per capire se le misure adottate contro l’aviaria siano sufficienti a contrastare questa drammatica epidemia». Anche il sindaco di Leno Cristina Tedaldi conferma il possibile arrivo degli esperti del "Food and veterinary office" nel distretto di Leno.

«Si parla delle ispezioni di questi professionisti di caratura europea - dice il primo cittadino -. Nel frattempo però le criticità si sommano: pochi giorni fa, a distanza di un mese e mezzo dal primo caso di aviaria nella Bassa, tutti i sindaci del distretto di Leno, me compresa, hanno ricevuto un’informativa da Ats nella quale viene richiesta a tutti la massima diffusione della stessa. Nel comunicato, invitatoci con molto ritardo, vengono elencati i divieti, gli obblighi e le istruzioni per tutti i possessori di pollame rurale domestico. Nessuna notizia invece dall’assessore regionale Fava al quale avevamo chiesto un incontro urgente».

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