Bassa

Radio Kiev: «La Crimea è stata dissacrata»

Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona
Danni da bombardamenti in una zona residenziale della città di Irpin vicino a Kiev - Foto Ansa/Epa/Sergey Dolzhenko - © www.giornaledibrescia.it
Danni da bombardamenti in una zona residenziale della città di Irpin vicino a Kiev - Foto Ansa/Epa/Sergey Dolzhenko - © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Un aeroporto della Crimea é stato colpito. Slava é ottimista, il contrattacco ucraino al sud ha messo fuori la testa: «Sento le ultime notizie dai portavoci ucraini, da otto anni, la prima volta, in Crimea verso le 2 del pomeriggio di oggi, vicino a un piccolo paese Nuova Federivka, c'è un areoporto tra i più importanti della regione che è stato colpito e dopo tre ore, mentre sto parlando con te, sta ancora esplodendo per le munizioni, i magazzini in fiamme, tutte le infrastrutture dell'aeroporto sono fuori uso.

Una grande esplosione, la prima volta, ripeto in cui é stata colpita una struttura militare presente in Crimea. I russi hanno detto subito che non sono stati colpiti dall'Ucraina, ma si tratta di un'esplosione per altre cause. La Crimea per Putin é sacra e alle 2 di oggi è stata dissacrata. I russi hanno sempre affermato fino a ieri che la Crimea era inattaccabile. Nessuno é invincibile.

Ho letto l'intervista dell'oppositrice in esilio di Lukascenko, capo della Bielourussia, la signora Tikhanovskaya. Non credo che sia in crisi Lukascenko, come dice lei, sono d'accordo, invece, che la Russia stia soffrendo più di quello che si conosce e che le sanzioni stiano funzionando. E' vero che alcuni volontari bielorussi aiutano gli ucraini. Sono tutti segnali positivi, vanno messi assieme, non isolati, altrimenti non si comprende il quadro generale di questa guerra maledetta».

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