Bassa

Radio Kiev: «L'inverno sarà duro sia per noi sia per la Russia»

Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona
Una posizione di soldati ucraini - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Una posizione di soldati ucraini - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava, in un dossier non evidente ai media generali, si legge di un esodo di duecentomila persone dal Donetsk verso l'Ucraina centrale e settentrionale.

È un altro esodo biblico. Slava cosa ci dici? «L'avevamo anticipato ancora un paio di settimane fa, nessuno ci ha dato tanto ascolto, adesso il presidente Zelensky spinge a fondo sulla necessità di venire via dalla regione del Donetsk. Non ci sono margini di sicurezza, il futuro è più difficile e l'inverno arriva più presto di quello che si pensa.

Con l'inverno, saranno in difficoltà le truppe russe a anche le truppe ucraine patiranno per i collegamenti difficili, la importanza di garantire energia, cibo e armi. Noi non siamo in grado di sfruttare le materie prime della Russia e noi viviamo in democrazia, mostriamo i nostri problemi mentre Putin li nasconde con una disiinformazione totale e quindi può resistere meglio non deve rendere conto a nessuno. A meno che, da un momento all'altro, senza che nessuno se lo aspetti in modo chiaro, ci sia un terremoto al vertice politico della Russia imperialista.

La cosiddetta Grande Russia ha mostrato enormi difficoltà nella guerra con l'Ucraina e non può continuare a mostrare i muscoli senza che non esista, in modo magari sotterraneo, un malcontento che cresce.  Adesso c'é questo esodo di migliaia di persone dal Donetsk, adesso questo è il problema principale con la morsa Kherson».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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