Bassa

Radio Kiev, «Arrivati i carri armati Abrams: arma fondamentale»

Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in Ucraina
I carri armati Abrams, forniti dagli Stati Uniti - Foto Ansa/Epa/Marcin Bielecki © www.giornaledibrescia.it
I carri armati Abrams, forniti dagli Stati Uniti - Foto Ansa/Epa/Marcin Bielecki © www.giornaledibrescia.it
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Un ponte tra l'Italia, dove vive, e l'Ucraina, dove è nato e cresciuto. Slava è un uomo di 48 anni che vive nella Bassa Bresciana e che ogni sera si collega con amici e parenti che vivono in città e villaggi sotto gli attacchi dei soldati russi. Ogni giorno, attraverso Slava, parleremo con chi sta vivendo la guerra in prima persona: questo progetto si chiama «Radio Kiev» ed è a cura di Tonino Zana.

Slava, primo maggio, mese che introduce al 9 maggio, il giorno celebrato da Putin per la vittoria nella seconda guerra mondiale. Qualcuno sostiene che potrebbe essere il giorno in cui Putin annuncia l'apertura della trattativa.

«Il tempo trascorso è troppo orribile per pensare a una trattativa. Oggi ho sentito dal mio Constantin che lavorava in acciaieria in Kiev e adesso vive vicino a Dnipro, ed è stato informato da un soldato ucraino, un suo amico che combatte a Kharkhiv, che sono arrivati i primi carri armati Abrams, ed era un mese che i militari ucraini si esercitavano per imparare a usarli. È il carro armato americano più moderno e potente ed è considerata un'arma fondamentale nel tipo di guerra ucraina.
Il resto è tutto un combattimento tattico. I russi non sfondano.

I nostri hanno preso tre villaggi vicino a Kharhiv. Ma ripeto, la notizia fondamentale è l'arrivo dei carri armati Abrams. Il resto è la ripetizione tragica degli altri giorni. Siamo alla routine di guerra: muoiono soldati, muoiono civili, furti di ogni tipi, centinaia di quintali di grano rubati a Kherson. I soldati russi portano in Crimea, nei mercati della Crimea, il grano e le verdure rubate nei nostri campi e li fanno pagare la metà. Merce rubata, merce regalata».

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