Bassa

Quella vacanza sognata, quell'inferno all'improvviso

La famiglia francese sterminata nel devastante rogo dell'A21 ha trovato la morte nel corso di una vacanza tanto attesa
La famiglia morta in A21
La famiglia morta in A21
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L'inferno all'improvviso. Senza neppure il tempo di accorgersene. La famiglia francese sterminata nel devastante rogo dell'A21 ha trovato la morte nel corso di una vacanza tanto attesa. Quella vacanza in Italia annunciata tramite la pagina Facebook, che doveva condurli a Verona. E che finita nel più imprevedibile e tragico dei modi.

Nel capoluogo scaligero, all'altro estremo del Garda, non sono mai arrivati. Wilfrid Kornatowski, 32 anni, la moglie Sabrina, 29 anni, i due figli, Nolhan, 7 anni, e Lina, 2 anni, oltre al fratello minore del 32enne, Mathe'o di 13 anni si sono trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. In quella coda di veicoli in attesa di lasciare l'A21 al casello di Brescia Sud dopo l'incidente verificatosi alcuni chilometri più a nord che aveva già imposto una chiusura parziale dell'autostrada. Tra quei due camion, tra quella cisterna carica di liquido infiammabile e quel tir sulla cui corsa gravava una massa enorme di inerti, quella del carico di ghiaia che trasportava.

Della famigliola, che gestiva un food truck nella cittadina di Saint Vallier de Thiey, ad una quindicina di chilometri da Grasse, sulla Costa Azzurra, le fiamme hanno impietosamente lasciato ben poco. Quanto recuperato dai resti carbonizzati della Kia Sportage a bordo della quale viaggiavano sono ora passati al vaglio dagli esperti biologi genetisti della Polizia di Stato. Ma i dubbi sono più questione formale.

E mentre si decide il da farsi per provvedere ai danni riportati dal viadotto sotto al quale il tragico rogo si è compiuto, le indagini proseguono: è stato sentito in Procura il camionista unico superstite, gli agenti della Polstrada e della Polizia Scientifica hanno repertato tutto: dalle tracce delle frenate - ora coperte da nuovo asfalto - alla tipologia dei materiali rinvenuti. Ma nulla, neppure una verità giudiziaria, se mai saranno acclarate responsabilità certe, potrà confortare il dolore dei familiari dei Kornatowski. 

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