Bassa

Pugni, spinte e catene per rapinare ragazzini: arrestati minorenni a Montichiari

Gli autori dei reati rintracciati dai carabinieri: l’episodio a settembre in un parco, ma non era la prima volta
RAPINANO COETANEO: MINORI NEI GUAI
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Bulli violenti e aggressivi. Che scelgono il più debole e non si fanno scrupoli a minacciare, picchiare e derubare. Minorenni per la carta d’identità e quindi anche per la legge. Almeno due su tre però sono già criminali esperti per le forze di polizia che si sono più volte occupati di loro.

Per questo anche il Tribunale dei minorenni, nonostante l’età, ha emesso nei loro confronti ordinanze di custodia in carcere, permanenza in comunità e in casa. Provvedimenti pesanti che già da soli lasciano intendere quanto questi ragazzi siano ritenuti oggettivamente socialmente pericolosi.

La rapina

L’episodio che ha fatto scattare le misure nei confronti di tre ragazzini tra i 16 e i 17 anni, due residenti nella Bassa Bresciana e uno in Veneto ma comunque spesso presente nella stessa zona «per combinare disastri insieme ai suoi amici», è stato registrato all’inizio di settembre in un parco di Montichiari. I tre si sono conosciuti sui social, hanno lo stesso stile, lo stesso piglio deciso, la stessa idea di come fare soldi. E si trovano insieme nella vita reale.

Quel pomeriggio, al parco, hanno puntato un gruppetto di coetanei fisicamente più minuti, più bassi e ritenuti quindi più deboli. Prima li hanno fermati con la scusa di farsi regalare una sigaretta ma quando quelli hanno risposto che non fumavano hanno preteso i soldi per comprarle. Anzi tutti i soldi che avevano addosso.

Prima hanno minacciato con spintoni e qualche pugno e poi hanno brandito una catena per far capire che non era il caso di resistere. In un attimo si sono messi in tasca i 90 euro che una delle vittime aveva addosso.

Le indagini

La vittima, spaventata, ha chiamato i genitori e con loro si è presentata in caserma dove ha fatto mettere a verbale quello che era accaduto poco prima, dando il via alle indagini.

Non ci è voluto molto prima che i carabinieri della stazione di Montichiari, con il supporto dei colleghi della Compagnia di Desenzano, accertassero che a commettere la rapina fosse stato un gruppo di cui si erano già occupati. Uno dopo l’altro gli elementi raccolti hanno confermato l’ipotesi investigativa e il cerchio si è chiuso. La procura hanno chiesto e ottenuto le misure cautelari che nelle scorse ore sono state eseguite.

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