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Polemica a Montirone: «Pullman carichi, studenti un’ora alla fermata»

Le famiglie lamentano disservizi nel trasporto pubblico gestito dall'agenzia Tpl, a partire da corse inagibili in orario scolastico
I ragazzi che ieri a Montirone aspettavano la corriera per andare a scuola
I ragazzi che ieri a Montirone aspettavano la corriera per andare a scuola
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Già nei primi giorni di scuola il sindaco di Montirone Filippo Spagnoli aveva scritto una lettera all’Agenzia Tpl denunciando «disfunzioni del servizio nel trasporto pubblico locale». Il problema è il solito: poche corse rispetto al numero degli studenti, pullman troppo pieni, o che passano senza fermarsi.

Erano scese in campo anche le famiglie degli studenti che per andare a scuola a Brescia devono servirsi delle corriere, che avevano segnalato in Municipio le molte criticità. Ma la situazione non è cambiata, almeno non più di tanto. «Ci risiamo - ci ha detto ieri mattina Sara a nome di molte madri e padri –. Il pullman delle 6.42 è passato senza fermarsi, siamo riuscite a fare un video che documenta il passaggio a vuoto. Non è andata meglio con i pullman delle 7, perché troppo pieni. C’è da dire che, dopo le prime proteste, era stato aggiunto un pullman, che però questa mattina è passato alle 7.40. Mi sapete dire come fanno gli studenti, molti dei quali devono anche prendere la metropolitana, ad arrivare a scuola per le 8?».

«Molti pagano l’abbonamento per un servizio che non hanno - continua Sara -. Spesso dobbiamo portare i figli a Brescia in auto. Sperando di avere più chances di salire sul mezzo pubblico, qualcuno li porta alle fermate di Ghedi…».

«Siamo vicini alle famiglie e ai ragazzi che sono in difficoltà - dichiara il primo cittadino Filippo Spagnoli -. Per questo siamo intervenuti tempestivamente: siamo stati il primo Comune a evidenziare il problema. Per l’Agenzia del Traporto Pubblico Locale va tutto bene, perché gli abbonamenti vengono comunque pagati; in realtà i ragazzi arrivano tardi a scuola e i genitori fanno a turno per portare i figli con la propria auto».

Capisce la difficoltà, attacca il sindaco, «ma gli elementi per programmare l’anno scolastico li avevano. Non esiste solo Brescia città ed è inutile scaricare le colpe su Regione, chiedendo altri soldi. Basta migliorare la gestione: ha poco senso che transitino pullman doppi vuoti alle 8 mentre alle 6.42 arrivano pullman pieni che lasciano a piedi 50 ragazzi».

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