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Pinky: «Se tornassi in India temo che mi ucciderebbero»

Le parole della donna vittima delle violenze del marito che le ha dato fuoco. Rigettata la richiesta di domiciliari presentata dall'uomo
PINKY, IL MARITO RESTA IN CELLA
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«Persone legate al mio ex marito mi fanno sapere che appena vado in India sarò uccisa. Ho paura e penso soprattutto ai mie figli»: sono le parole di Pinky, la donna vittima della violenza del marito che proprio davanti ai figli ha cercato di ucciderla dandole fuoco.

«È pericoloso e potrebbe rifarlo» scrivono i giudici rigettando la richiesta di scarcerazione presentata da Ajab Singh, l'indiano che la sera del 20 novembre 2015 a Dello ha dato fuoco alla moglie perché troppo occidentale. Una richiesta che aveva come obiettivo quello di continuare a scontare ai domiciliari la condanna a 14 anni.

«Mi arrivano minacce di morte», dice Pinky, che fino all’ultimo si è opposta alla scarcerazione del marito. Lo ha fatto scrivere dal suo avvocato Luca Broli nella memoria consegnata alla Corte d'appello di Brescia. «Ha manifestato paura per la propria incolumità e quella dei figli atteso che a tutt'oggi non sono cessate le minacce verbali portate a sua conoscenza da amici e parenti del nucleo familiare dell'imputato» si legge nell'ordinanza di rigetto. 

 

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