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Per il terzo anno la piscina comunale di Ghedi resta chiusa per lavori

Il calvario è iniziato dopo la crisi degli ex gestori: la struttura a questo punto riaprirà nel 2024
La struttura di Ghedi anche questa estate resta chiusa - © www.giornaledibrescia.it
La struttura di Ghedi anche questa estate resta chiusa - © www.giornaledibrescia.it
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Anche per questa estate, la terza consecutiva, niente bagno. Per rinfrescarsi nelle acque della piscina comunale di Ghedi bisognerà aspettare l’estate del 2024. Il cantiere è aperto: tecnici e operai lavorano, ma le cose da fare sono tante, quindi se ne riparlerà l’anno prossimo. C’era stata la speranza di poter aprire almeno la vasca esterna per la stagione estiva 2023. Ma alla prova dei fatti la speranza s’è rivelata solo un desiderio.

Del resto, se si considera che la ristrutturazione costerà quasi 4 milioni di euro, si può ben capire come gli interventi fatti, e ancora da fare, siano tanti. In pratica, oltre al tetto, ai serramenti, ai pavimenti e agli impianti, s’è dovuto mettere mano anche alle vasche (interna ed esterna), perché il periodo di inattività le aveva rovinate.

La vicenda

Ricordiamo che la piscina è chiusa da più di 3 anni, praticamente da quando, anche a causa del Covid, Sport Management, la società che gestiva l’impianto, era andata in crisi.

Da lì era partito un vero e proprio calvario con fallimenti, ricorsi, commissariamenti e carte bollate, che era stato superato solo l’anno scorso, quando (semplifichiamo perché la vicenda è molto complessa) il tribunale di Verona aveva reciso il cordone ombelicale che legava l’azienda al Comune, il quale fino a quel momento non aveva potuto né ristrutturare gli ambienti né cercare un altro gestore. Rientrato in possesso della struttura, il Comune ha finalmente potuto procedere, sia con i lavori che con la ricerca di un nuovo gestore. Ricerca che potrebbe essere andata a buon fine.

Il futuro

«Abbiamo trovato un’azienda interessata - assicurano il sindaco Federico Casali e il consigliere Luigi Brontesi -, che ha proposto un progetto di paternariato pubblico-privato, con un investimento di oltre un milione di euro». Milione e passa, questo dell’azienda, che, sommato ai 2 milioni di euro del Pnrr e ai 600mila del Comune, porterebbe la spesa totale per la ristrutturazione vicina ai 4 milioni di euro.

«Una bella cifra - dicono Casali e Brontesi -, ma alla fine avremo una struttura praticamente nuova, con un bacino di utenza che, a causa della chiusura di alcune piscine dei Comuni limitrofi, è stato calcolato di circa 35mila persone».

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