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Paura bombe nucleari, «Il Comune stenda un Piano di emergenza»

Sarà per l’effetto Corea del Nord. Fatto sta che a Ghedi tornano in primo piano gli ordigni nucleari
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Sarà per l’effetto Corea del Nord. Fatto sta che a Ghedi tornano in primo piano gli ordigni nucleari che, da diversi anni, sono depositati nei bunker della base militare sede del 6° Stormo. Così il gruppo consiliare «Insieme a sinistra» propone al sindaco Lorenzo Borzi la stesura di un Piano di sicurezza pronto a scattare in caso di emergenza. 

Alla contrarietà alla presenza delle bombe atomiche come presa di posizione politica e di principio, in questo caso, si aggiunge dunque un aspetto pratico: «Sarebbe opportuno - dice il gruppo - che il sindaco e la sua Amministrazione si preoccupassero delle potenziali emergenze che potrebbero derivare dalla presenza di ordigni nucleari sul nostro territorio, quando parlano di sicurezza. Se capitasse un incidente - sottolinea - i cittadini non saprebbero come comportarsi.

E allora invece di pensare ai profughi, che vengono additati come problema per la sicurezza, Borzi si attivi, cosa che peraltro è obbligato a fare, magari convocando un tavolo ad hoc per predisporre il Piano».

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