Palazzolo: all’asilo segnalato un caso di paratifo

Come se non bastasse l’allerta per il Covid-19, a Palazzolo è stato rilevato anche un caso di paratifo. Nella fattispecie, in una scuola. Il fatto è stato segnalata nel plesso della scuola dell’infanzia di Mura, la «Gianni Rodari» di via Bonari, una struttura aperta pochi anni fa davanti al cimitero di via Rimembranze.
Come anche in tutte le altre scuole, anche qui si seguono scrupolosamente le prescrizioni per evitare il contagio da Covid e naturalmente si tengono monitorati i casi sospetti. Sembra che la famiglia di un alunno, preoccupata dai sintomi del figlio, abbia così fatto svolgere accertamenti medici, i quali hanno evidenziato che non solo non si trattava di Covid, ma nemmeno di un virus, bensì di un batterio, la Salmonella paratyphi. Al bambino in questione è stata quindi diagnosticata una febbre paratifoidea.
A questo punto è partito l’iter sanitario che segue i protocolli forniti dall’Ats di Brescia, che venerdì ha inviato una comunicazione su come comportarsi ai genitori dei bimbi della sezione della scuola materna che frequenta l’alunno malato. Nella missiva si fa riferimento alla procedura che prevede l’osservanza delle più strette norme sanitarie e l’estensione delle analisi sulle feci di tutti gli alunni della classe, i quali però potranno continuare a frequentare.
L’allontanamento è previsto infatti per il solo bimbo a cui è stata diagnosticata la febbre paratifoidea, che resterà a casa fino al completo ristabilimento. Il resto della sezione sarà sotto stretta osservazione per sette giorni per evitare che insorgano sintomi compatibili col tifo. Anche eventuali portatori sani non verranno allontanati.
Non è chiaro come il bimbo possa aver contratto il batterio, ma le probabilità che lo abbia trasmesso ai compagni sono piuttosto basse, viste le già ingenti misure anti-Covid. Proprio per questo motivo, le altre sezioni non temono nulla, dato che ciascuna classe dell’asilo è stata organizzata già da settembre come una «bolla» che non ha contatti con le altre; ciascuna usa i propri servizi igienici, i propri tavoli in mensa e i propri spazi, senza alcun tipo di interazione. Tifo e paratifo non sono ovviamente malattie rare o non conosciute, ma pur sempre molto inusuali in Occidente. Sono ampiamente diffuse in Africa, Sudamerica, Europa Orientale e Asia.
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