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Neonata con il Covid muore in casa: aperta un’inchiesta

La piccola di due mesi trovata senza vita dalla madre e dal nonno. Disposta l’autopsia
Il Tribunale di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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L'avevano messa nel lettino poco dopo la poppata di metà mattina. Quando qualche ora dopo sono tornati in cameretta, la bambina - hanno riferito - non respirava più. E per la neonata, che non aveva ancora tre mesi, non c'è stato nulla da fare.

Era la più piccola della famiglia, la quarta figlia di una donna bresciana di 29 anni. I fratellini, 24 ore dopo la tragedia, sono stati allontanati dalla famiglia, già seguita dai servizi sociali, su provvedimento del tribunale dei minori.

La madre era in casa con gli altri tre bambini e con il nonno dei piccoli, di 51 anni, quando giovedì pomeriggio ha chiamato lei stessa i soccorsi. Dai medici, una volta constatato il decesso della neonata, è partita la segnalazione in Procura e il sostituto procuratore Alessio Bernardi ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. E indagato la madre e il nonno della piccola vittima, gli unici adulti presenti in casa al momento della tragedia. Hanno spiegato, sentiti dai carabinieri nell’immediatezza del dramma come persone informate sui fatti, di aver tentato in ogni modo di rianimare la neonata quando si sono accorti che non respirava più.

L’indagine

L'iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto alla luce della decisione del magistrato di disporre l'autopsia sul corpo della bambina. Un primo dato è emerso ancor prima dell'esame che sarà eseguito nella mattinata di oggi: la piccola è risultata positiva al Covid in una forma pare anche molto aggressiva. Per questo è stato necessario il trasferimento all'ospedale di Verona, in uno dei pochi laboratori di medicina legale del nord strutturato per effettuare autopsie su persone morte con il coronavirus.

«É giusto che la Procura voglia effettuare tutti gli accertamenti. Siamo convinti che si sia trattato di una tragedia. La famiglia è distrutta dal dolore» è il commento degli avvocati Bianca Scaglia e Marino Colosio, difensori del nonno e della mamma della neonata. Il medico legale veronese Dario Raniero, al quale è stato conferito l’incarico, deve accertare la causa del decesso ed escludere segni di percosse e da sindrome di scuotimento.

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