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L'aerobase di Ghedi apre le sue porte per la Festa delle forze armate

Erano presenti 2mila persone. Al termine consegnata una donazione destinata al reparto oncologico del Civile
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Anche l’aerobase di Ghedi ha celebrato la Festa delle forze armate aprendo i propri cancelli ai bresciani. Circa 2mila persone hanno approfittato dell’occasione per ammirare ancora una volta da vicino i Tornado, nell’anno del 40esimo dal primo atterraggio. 

Non erano presenti invece i nuovi F35, due quelli consegnati al 6° Stormo al momento, che per gran parte dle tempo sono schierati sull’aerobase di Amendola in Puglia dove ha sede il 32° Stormo, primo reparto ad aver avuto i velivoli e al quale è affidata la formazione dei piloti.

E la cerimonia a Ghedi si è anche conclusa nel segno della solidarietà. Alle 15 si è infatti svolta la cerimonia di consegna dei fondi raccolti nell'ambito dell'iniziativa benefica «Non è per caso» svoltasi a luglio sull'aviosuperficie Sorlini di Carzago Riviera. Iniziativa a cui ha partecipato il 6° Stormo e che ha consentito di raccogliere 2mila euro che serviranno per l'acquisto di un apparecchio da donare alla radioterapia del reparto Oncologico del Civile di Brescia.

I soldi sono stati consegnati all'associazione Amici Istituto del Radio: un gesto solidale, coerente con lo spirito che caratterizza da sempre gli uomini e le donne dello Stormo.
Alla cerimonia hanno partecipato il colonnello Giacomo Lacaita (comandante del 6° Stormo), Marco Bonù (vice presidente dell'associazione Amici istituto del Radio) e Alberto Belotti, appassionato di aerei che, in seguito a una grave malattia, ha dato il «La» a questa bella operazione.

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