La vecchia caserma dei Carabinieri non basta più

Con oltre 26.000 abitanti, Montichiari è di fatto, e non solo di nome, una città. Tra le tante realtà presenti sul territorio c’è anche una caserma dei Carabinieri, che però, proprio per le dimensioni di questo Comune, non è più sufficiente. Lo dicono tutti, comprese le stesse forze dell’ordine: per poter continuare a garantire un buon livello di sicurezza ai cittadini, Montichiari avrebbe bisogno di aumentare il numero dei carabinieri di cui dispone.

Si potrebbe anche fare, se non fosse che la vecchia caserma non può ospitare altri militari. Insomma: quand’anche i vertici dell’Arma (o chi per loro) decidessero di assegnare altre unità, non sarebbe possibile procedere, per il semplice (e banale) motivo che nell’attuale struttura non c’è posto. Non a caso, della necessità di realizzare una nuova caserma si parla da tanti anni. Ma, anche per una questione di soldi, non se n’è mai fatto niente.

La questione è tornata d’attualità. Nei giorni scorsi Claudia Carzeri, consigliere regionale (di Montichiari), ha incontrato il colonnello Luciano Magrini, comandante provinciale dei Carabinieri di Brescia, per affrontare il tema del potenziamento, in termini di personale, della stazione carabinieri. «Con oltre 26.000 abitanti, il Centro Fiera, l’aeroporto e la vicinanza di molteplici raccordi viari - dice la Carzeri - Montichiari rappresenta un’importantissima realtà. Sarebbe pertanto auspicabile rassicurare ulteriormente i cittadini con una presenza ancor più capillare delle forze dell’ordine. Di questo ho parlato al colonnello Magrini, che, peraltro, ha ben presente la situazione. Speriamo che qualcosa si muova...».

Speranza legittima, visto che sulla stessa frequenza è sintonizzata anche l’Amministrazione comunale. «La necessità di avere uomini in più - dice il sindaco Mario Fraccaro - è evidente. Il potenziamento dell’organico, però, passa attraverso la costruzione di una nuova caserma. Stiamo facendo il possibile. A tal proposito, in via Ciotti abbiamo individuato un’area privata, che però è vincolata a un uso pubblico, quindi...». Come spesso accade, tra il dire e il fare c’è di mezzo la mancanza di soldi.

«Per realizzare questa nuova struttura - precisa Fraccaro - servono 2-3 milioni di euro. Un po’ siamo pronti a metterceli noi; ma tutti non li abbiamo. L’anno scorso abbiamo chiesto aiuto allo Stato, ma invano. Ora guardiamo alla Regione, nella speranza che possa arrivare qualcosa».