La «temeraria» maestra Compagnoni si è spenta a 107 anni

«La maestra Compagnoni», era un’espressione spesso pronunciata in paese. La signora Piera Compagnoni vedova Olivari si è spenta a 107 anni, nella sua abitazione.
Una vita veramente bella, con i figli Giuseppe e Rinaldo e i parenti. Una vita bella perché intensa, nella sua linearità. Maestra poco più che ventenne, appena finita la Grande guerra andava su e giù per la provincia, in calesse o in bicicletta, o in corriera quando le distanze erano proibitive. Maestra sempre appassionata, capace di trasmettere il sapere con entusiasmo e finezza d’animo, fece crescere generazioni di alunni anche a Bagnolo, dove alla fine era approdata dopo il vagabondare di sede in sede. Era rimasta l’ultima di un lungo elenco di maestre, che richiamano a storie di profondo rispetto.
Schiva, del tutto estranea a qualsiasi riconoscimento, moglie e madre, oltre che donna impegnata nel lavoro, ha vissuto con chiarezza di mente e forza d’animo un secolo di storia, dandosi da fare per gli altri e per sé, sostenuta da un forte senso di autonomia. E poi l’interesse e la curiosità, il saper e il voler essere informata, tanto da scorrere le pagine di saggi e del giornale con la lente, per non perdere nemmeno una riga.
Ma ciò che ha tenuto viva la signora Piera sono state soprattutto le sue relazioni umane, con i figli e con le famiglie dei figli, arrivando a sentirsi in sintonia bellamente anche con i pronipoti. E quando, poco meno di alcune settimane fa, fu trovata sul terrazzo di casa senza deambulatore, intenta a dare da bere ai fiori, e le fu rimproverata benevolmente una certa temerarietà, rispose tranquillamente - all’età di 107 anni - «Sì , ma senza temerarietà, la vita è piatta!».
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