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Inclusione sul Guglielmo: tre ragazzi del Vomere gestiranno un rifugio

Dall’8 al 10 di giugno aiuteranno il personale sia nelle attività di cucina sia in quelle di sala
Il gruppo di "rifugisti" - © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo di "rifugisti" - © www.giornaledibrescia.it
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Ester Biscaro, Simone Galdini e Michele Maifredi non vedono l’ora di partire. Sono questi i ragazzi che saranno impegnati nell’esperienza di co-conduzione del rifugio «Medelet» - sul monte Gugliemo - dall’8 al 10 giugno. La cooperativa sociale «Il Vomere» di Travagliato ha infatti organizzato per loro qualcosa di unico seguendo i principi che da sempre la guidano verso la valorizzazione e la promozione in diversi contesti della vita di persone con disabilità tramite anche l’organizzazione di iniziative inclusive.

Sul Guglielmo il rifugio coinvolto nel progetto - © www.giornaledibrescia.it
Sul Guglielmo il rifugio coinvolto nel progetto - © www.giornaledibrescia.it

Emozioni

«A questi ragazzi e ragazze spesso manca il rapporto diretto con la vita quotidiana - sottolinea Luca Gorlani coordinatore dell’associazione - sono difficilmente partecipi. Per noi invece non è così, possono e devono essere anzi risorse attive nei vari contesti. Questo è un esperimento in cui dovranno mettersi alla prova accogliendo le persone che arrivano al rifugio e svolgendo per loro vari servizi come cucinare i pasti. Siamo molto emozionati e speriamo che a questa seguano altre iniziative di co-conduzione».

Esperienza

Sono ormai 40 anni che «Il Vomere» propone attività di questo tipo perché le persone con disabilità possano fare «delle vere esperienze di vita». L’anno scorso l’iniziativa pilota in cui i ragazzi si sono messi alla prova sulla Via degli Dei insieme a volontari e scout mentre quest’anno in aggiunta ciò che li aspetta è la gestione del rifugio alpino che li ha subito accolti a braccia aperte: «È un’idea fantastica anche per noi - sottolinea il gestore di "Medelet" Beatrice Poletti -, vogliamo fare qualcosa di concreto perché queste persone possano vivere un’esperienza arricchente e importante. Non ci si deve fermare alle parole quando si parla di inclusione e vogliamo che questo lo capiscano anche i nostri ospiti. I primi a dover dare l’esempio però siamo noi».

A sostenere l’iniziativa anche gli Alpini di Travagliato e Alp station Montura che, da subito disponibile, ha offerto il materiale tecnico per l’avventura e gli indumenti da montagna a tutti. Ad accompagnare i ragazzi ci saranno inoltre la volontaria Edi Baiguera e l’educatrice Anna Gottardi che spiega il programma: «Partiremo presto giovedì mattina insieme agli Alpini e poi inizieremo a fare la vera vita da rifugisti, aiuteremo a fare da mangiare e puliremo addirittura le latrine. Venerdì avremo a pranzo la delegazione del Vomere e sabato chiuderemo l’esperienza con un altro pranzo aperto a tutti i volontari, amici e familiari che potranno vederci all’opera. Metteremo così insieme lavoro, impegno, rapporto con la natura e relazioni con le altre persone».

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