Bassa

In vista delle feste i ladri rubano 9mila cioccolatini

Centinaia di cioccolatini e di cialde di caffé rubate in diversi supermercati
Montagna di cioccolato. La refurtiva recuperata dai carabinieri
Montagna di cioccolato. La refurtiva recuperata dai carabinieri
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In trasferta per le scorte di Natale. Arrivavano da Solferino, dalla vicina provincia di Mantova, a bordo di una Mercedes Classe E, e fanno una maxi spesa che potrebbe bastare anche per Capodanno. Per quello del 2019. Peccato solo che per tutte quelle bontà con le quali vengono pescati non tirino fuori un euro, nemmeno di cioccolato. Peccato anche, ma solo per loro, che la scorta sia stata fatta sotto... scorta.

Ad osservare le loro manovre a distanza di sicurezza i carabinieri della stazione di Carpenedolo che li aspettavano al varco. In manette, nelle scorse ore, sono finiti tre cittadini rumeni residenti appena al di là dei confini bresciani, in territorio mantovano.

I tre, rispettivamente di 31, 37 e 43 anni, sono stati seguiti supermercato per supermercato e presi con le mani nella cioccolata (in senso stretto). Nel bagagliaio della loro vettura i militari hanno trovato una montagna di beni: trecento confezioni da trenta cioccolatini, 170 pezzi di parmigiano reggiano da 250 grammi, quattrocento cialde di caffè e, sempre di caffé polvere per 15 kg.

I tre ladri seriali andavano particolarmete ghiotti di Ferrero Rocher, ma anche di Pocket Coffee, non disdegnavano nemmeno la Nutella e concedevano, oltre al formaggio, poco altro al salato e all’alcol. Nelle buste della spesa i carabinieri hanno trovato poche confezioni di filetti di salmone in scatola ed un paio di bottiglie di wiskey.

Tutta merce che, al pari delle creme e di altri cosmetici rubati dagli scaffali, solitamente segue il canale del mercato clandestino e parallelo. I tre invece hanno seguito la rotta che li ha portati prima in caserma a Carpenedolo, poi in cella e infine in Tribunale di Brescia. Il giudice ha convalidato il loro arresto, ma separato il loro destino, almeno quello a breve scadenza: ha confermato la custodia cautelare in carcere a carico del 31enne e imposto l’obbligo di firma in caserma per gli altri due ai quali, contestualmente, ha vietato di fare ritorno sul territorio di della Provincia di Brescia.

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