Bassa

In Piazza con Noi: Montichiari si mette in mostra

Appuntamento domenica con la trasmissione di Teletutto: protagonisti associazioni e autorità
I conduttori della trasmissione di Teletutto, Tonino Zana e Clara Camplani - © www.giornaledibrescia.it
I conduttori della trasmissione di Teletutto, Tonino Zana e Clara Camplani - © www.giornaledibrescia.it
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Siamo molto di casa a Montichiari. Noi di «In piazza con noi», guidati dal tatto di Clara Camplani, arriveremmo nella piazza bella di Montichiari anche di notte e troveremmo il modo di attendere nella chiesa dominante, al basso, in parallelo con il castello e la pieve in alto - tra loro quasi paralleli - ammirando l’ultima cena di Romanino.

Domenica prossima, di nuovo, alle 11 saremo su Teletutto, appena aggiornata la scaletta nel bar di turno, tutti insieme - tecnici, registi, caffè, acqua e una brioche in dieci - e aggiungeremo le voci che ci giungono giorno dopo giorno, siccome Montichiari è un paese-città ricco di personaggi, storie, vicende, palazzi, chiese. Ricco di musei d’arte, proporzionalmente insuperabili per qualità e quantità rispetto al numero di abitanti.

Il sindaco Mario Fraccaro e il vicesindaco Basilio Rodella aggiungono il gruppo dei volontari, non tolgono nulla e ci chiedono di inserire alle 11,42 quella tale associazione. Succede sempre così, in ogni paese, è il bello della popolarità della trasmissione, il desiderio di stare dentro «In piazza con noi» e sono già quasi 4 anni di vita piena di umanità e di professionalità.

Fabrizio, il nostro «regista-tagliagole» per quel suo gesto con cui fa segno di smettere per lasciare la parola a lei, tiene il popolo di piazza con carisma: nessuno entra nel cerchio della trasmissione prima della chiusura alle 12,30, quando la diretta passa a Diego Archetti o Gianluca Gallinari per il telegiornale. Alle 20,30 la replica. Il direttore Nunzia Vallini c’è, lì o là, con quel tanto di soggezione che mette sempre un direttore. Il direttore artistico, Maddalena Damini, altrettanto.

Riuniremo a Montichiari la forza di eventi di una comunità larga fino all’agro mantovano, capace di parlare il dialetto della pianura e di essere dentro la lingua della morena benacense almeno come cittadina onoraria. Ci sarà, ancora, un mondo: i rappresentanti di tre compagnie teatrali, i leader del centro fiera, l’abate, i signori dei musei, dello sport, dell’enogastronomia locale e di area racconteranno i sapori di una realtà che conta un aeroporto sulla porta di casa, un centro fiera diretto magistralmente da Ezio Zorzi, una vita economica e culturale che merita di essere narrata di più e di ricevere la visita appena usciti da Santa Giulia, o prima di entrare in città.

Quando metteremo insieme le cento chiese, i cento palazzi, i tre fiumi, i cento municipi dell’hinterland, delle Basse, delle valli e dei laghi saremo sempre un secondo dopo. Ma ci arriveremo, per forza, di fronte a questo tutto talmente bello ad ogni passo, a patto che raccontiamo, contemporaneamente, il più e il meno di ogni paese. Non soltanto il meno con cento tasse mediatiche sopra prezzo. Altrimenti Montichiari diventa la discarica, Brescia l’inquinamento, le Basse il ritardo culturale, le valli lo spopolamento e basta, e avanti con il noir. Così non andiamo da nessuna parte. Domenica, non lasciateci soli, venite con noi a Montichiari.

 

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