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In classe a Leno spunta il bosco: con la parete di piante si può bonificare l’aria

La sperimentazione al via in un’aula al Comprensivo. Con una centralina si monitorano i risultati
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ECCO LA GREEN SCHOOL DI LENO
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Finito sotto le luci della ribalta a causa del Covid, il problema dell’aria «inquinata» che affligge anche le aule scolastiche esiste da tempo. Forse c’è un modo naturale per risolverlo, o almeno per migliorare la situazione. All’Istituto comprensivo di Leno si sta sperimentando un progetto pilota nato dalla collaborazione tra realtà pubbliche e private: Comune, Dominato Leonense, Arpa, Cogeme, aziende del territorio (Cassa Padana, Asm, Cobo, Lucesana, Floricoltura Chesini, Bugatti Fonderie) e, naturalmente, l’Istituto comprensivo.

In pratica, nella classe 3B è stata realizzata una parete verde, costituita da un complesso di essenze vegetali capaci di depurare e bonificare l’aria. Oltre a due lampade che aiutano «far pulizia», nella stanza è stata allestita anche una centralina capace di monitorare la qualità dell’aria; un’altra centralina è stata allestita in un’aula normale. Comparando i dati delle due centraline, installate da Roberto Quaresmini dell’Arpa, si potrà verificare quanto le piante siano in grado di depurare l’aria.

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Sperimentazione

Il progetto, che se funziona verrà allargato ad altre aule dell’Ic Leno, ma anche ad altre scuole, è stato presentato ieri dai responsabili delle realtà che l’hanno ideato. Dopo aver ricordato le parole di Maria Montessori («Lo spazio è maestro»), Vanda Mainardi, dirigente dell’Ic Leno, ha spiegato che, «essendo la nostra scuola sempre aperta alle innovazioni, consapevoli dell’importanza degli spazi nel processo didattico, abbiamo subito accettato questa sperimentazione».

E se il sindaco Cristina Tedaldi ha sottolineato che «questa è una bellissima esperienza, che si sposa alla perfezione con la mission della nostra scuola, impegnata nel progetto Senza Zaino», Franco Aliprandi, direttore del Dominato Leonense, ha anticipato che «tra qualche settimana faremo il punto della situazione, anche, come ha chiesto la dirigente Mainardi, per presentarlo ai genitori e all’intera cittadinanza».

Mario Chesini, dell’omonima floricoltura di Vighizzolo, ha raccontato come si è giunti alla selezione dei vegetali inseriti nella parete verde («Sono alcune delle piante sulle quali la Nasa ha fatto esperimenti in vista di una futura colonizzazione della Luna e di Marte»). Lo storico Angelo Baronio, invece, ha riannodati i fili col passato: «Sanificare e purificare significa bonificare: è quello che, per secoli, hanno fatto i frati benedettini che abitavano queste terre. Ecco perché il Dominato Leonense s’è fatto promotore di questo innovativo progetto di bonifica dell’aria».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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