Bassa

In attesa della nuova casa, l’elisoccorso volerà da Montichiari

Da aprile l’elicottero di Areu trasferirà la sua «base» all’aeroporto. Al Civile solo per il trasporto pazienti
Elisoccorso in volo - © www.giornaledibrescia.it
Elisoccorso in volo - © www.giornaledibrescia.it
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Opzione Bergamo addio. L’elisoccorso resterà nel Bresciano anche durante la (non breve) fase temporanea necessaria per realizzare la nuova sede definitiva, ancora impigliata nelle procedure burocratiche. Tradotto in pratica: per (almeno) i prossimi due anni - anche se l’arco temporale potrebbe sconfinare nel triennio - l’elicottero dell’Azienda regionale emergenza urgenza «volerà» da Montichiari.

Il servizio, a partire da aprile, si trasferirà dunque all’interno dell’aeroporto, dove Areu «installerà un’area provvisoria e allestirà le attrezzature necessarie per rendere l’eliporto agibile nell’ambito di questa soluzione temporanea» spiega il direttore generale Alberto Zoli, ringraziando per «la disponibilità e la preziosa collaborazione» il sindaco di Montichiari, Marco Togni. Fino a quando il velivolo si alzerà in volo dal D’Annunzio? Finché sarà necessario: «I tempi sono legati alla chiusura del cerchio rispetto all’area definitiva. La nostra stima è che, da quando sarà perfezionato l’atto di acquisto, ci vorranno circa due anni di lavori».

Un trasloco inevitabile, quello del servizio di emergenza, che tuttavia non abbandonerà del tutto l’ospedale Civile: la piattaforma oggi in funzione resterà, ma potrà essere utilizzata solo per gli atterraggi in caso di trasporto di pazienti, non più come «stazione» del prezioso elicottero dedicato al soccorso.

«Come promesso, l’elisoccorso non se ne andrà da Brescia - rimarca l’assessore regionale Fabio Rolfi -: abbiamo messo in sicurezza la fase transitoria e la scelta aeroportuale consente di minimizzare i costi. Nel frattempo, il percorso per definire l’allocazione definitiva sta proseguendo». Ad aprire le porte di casa ai vertici regionali, tra sopralluoghi e interlocuzioni, è stato il sindaco Togni, che racconta: «Abbiamo ragionato su due opzioni: il parcheggio del Centro Fiera e l’aeroporto, spazio che è poi risultato più idoneo. Il mio appoggio ci sarà sempre». Per quanto riguarda la futura casa definitiva, sul tavolo resta l’opzione di via Ghislandi, in città, pratica sulla quale Areu sta ancora attendendo la valutazione dell’Agenzia delle Entrate, che deve certificare il valore congruo per metro quadrato rispetto al progetto da 2,3 milioni. Se l’operazione non dovesse andare a buon fine, comunque, ci sarebbero in lizza altre due opzioni bresciane.

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