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Il monteclarense Christian Wayne porta la sua magia a New York

Il 21enne bresciano di Montichiari presenterà il numero che prepara da mesi nella Grande Mela e seguirà un corso intensivo di recitazione
Il 21enne mago di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
Il 21enne mago di Montichiari - © www.giornaledibrescia.it
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Il giovane mago monteclarense Christian Ceresera - in arte Christian Wayne - è pronto per tornare a varcare palchi a stelle e strisce e coglierà l’occasione per presentare un nuovo numero di manipolazione preparato in mesi di allenamento: il primo novembre partirà alla volta di New York, dove, oltre a esibirsi in un teatro e in un ristorante, frequenterà anche un corso alla New York Film Academy.

Non è la prima volta che il 21enne realizza il «sogno americano»: il nostro giornale, infatti, aveva raccontato la sua avventura precedente, ad Atlanta, ammesso a una convention di magia laddove aveva ricevuto i complimenti di maghi campioni del mondo. Tornando al presente: «Mi fermerò in America un mese - racconta il mago Christian Wayne (che è anche uno studente della Facoltà di Economia dell’Università di Brescia, con il pallino per il business) -. Ho superato un provino e, nei primi giorni di permanenza, frequenterò un corso intensivo di recitazione alla New York Film Academy: come sostiene anche il mio maestro Vito Lupo, apprendere il linguaggio del cinema consente di portare uno spettacolo di magia ad alti livelli, da qui il mio interesse. Ho già fatto la comparsa in un film portoghese che uscirà prossimamente: anche nella pellicola, recito in qualità di mago».

Per studiare

Ma, in America, salirà anche sul palco: «Mi esibirò in un teatro di Manhattan e in un ristorante italiano. Coglierò l’occasione per presentare un mio nuovo numero preparato in centinaia di ore di allenamento: si tratta di un numero di manipolazione che spero mi porterà a girare il mondo».

L’ispirazione per la manipolazione, che, per intenderci, è la magia alla Silvan, gli è giunta durante un’esperienza in Inghilterra: «A febbraio, ho partecipato a un’importante convention di magia in Inghilterra e lì ho visto il numero di uno fra i più grandi manipolatori, uno dei miei idoli, cioè Yu Hojin: è stata la scintilla che mi ha spinto a voler costruire un numero di manipolazione, con il sostegno del mio maestro Vito Lupo. Sarà il risultato, quindi, di mesi e mesi di lavoro». Il 21enne, che non smette mai di formarsi, intende anche «catturare» occasioni di studio: “Visiterò la Library Conjuring arts, dove sono presenti migliaia di volumi sulla magia e sulla storia della magia, dal 1700 in poi, in 11 lingue, tra cui l’italiano. Conoscere la storia della magia e dei numeri di magia ritengo sia fondamentale per un mago. Inoltre andrò a vedere alcuni spettacoli a Broadway, con la volontà di osservare come si lavora lì, come si fa spettacolo».

Quindi, il primo di novembre si va in direzione “Grande mela”, per esibirsi, ma anche per crescere, con uno sguardo verso gli obiettivi, non troppo lontani, su cui, per ora, il mago decide di tenere un po’ di (magico) mistero. 

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