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Le sorelline abbandonate «potrebbero aver ingerito la cocaina»

«Non sono valori del sangue compatibili al fumo passivo di cocaina» dice il procuratore dei Minori di Brescia, Emma Avezzù
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«Siamo davanti ad un caso molto grave» dice il procuratore dei Minori di Brescia, Emma Avezzù, commentando la positività alla cocaina delle due sorelline, di due anni e di otto mesi, abbandonati in auto dal padre che è poi andato a giocare alle slot machine mentre la madre si prostituiva.

«I valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono» dice Avezzù. Per il Procuratore dei Minori di Brescia «bisogna capire come sia stato possibile. Non sono valori del sangue compatibili al fumo passivo di cocaina. Se casuale, con le bimbe che hanno ingerito cocaina, o volontario da parte di genitori la situazione resta allarmante».

La Procura dei Minori, dichiarando l’adottabilità dei minori aveva indicato che le bambine non fossero messi in comunità con la madre.

 

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