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I clienti pagano le auto, ma il salone è scomparso

Nel mirino una concessionaria con sede a Montichiari: decine le denunce
Dopo aver raccolto gli anticipi, il venditore è sparito - Foto © www.giornaledibrescia.it
Dopo aver raccolto gli anticipi, il venditore è sparito - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Solo a Montichiari le denunce sarebbero decine e decine. E sono destinate ad aumentare. Altre sono state depositate in tutta Italia. Storia di un nuovo salone d’auto fantasma. Svanito nel nulla sul più bello, quando avrebbe dovuto consegnare i mezzi e con i clienti rimasti con carta straccia in mano e senza i soldi già versati per acconti e saldi.

L’inchiesta della Procura di Brescia è affidata alla Polizia stradale di Montichiari che sta raccogliendo sfoghi e ovviamente denunce di chi si sente vittima dell’ennesima truffa nel mondo della vendita di automobili. «Mi sono reso amaramente conto di essere stato vittima di una colossale truffa» scrive in denuncia un 35enne romagnolo che era arrivato in Lombardia dopo aver visto un annuncio sul sito internet autoscout24.

I raggirati, erano venuti a conoscenza tramite internet della concessionaria «Andromeda Automobili S.r.l.s», con sede legale a Montichiari e salone a Castiglione delle Stiviere. Il referente risulta essere un trentenne di origini rumene che da alcuni giorni risulta però irreperibile. E tra mercoledì e giovedì il capannone in provincia di Mantova è stato completamente svuotato. E nessuno riesce più a parlare con i venditori, o presunti tali, che hanno condotto le trattative con le persone arrivate da tutto il nord Italia.

I clienti dopo aver scelto la vettura e in alcuni casi provata su strada, venivano invitati a versare un acconto per fermarla. Circa il 10% del prezzo finale. Poi, così riferiscono nelle denunce alcuni truffati, ricevevano una telefonata il giorno stesso in cui il bonifico risultava effettuato. «La persona al telefono mi riferiva che serviva il pagamento del saldo per procedere con la pratica perché spiegava che essendo un’auto straniera, importata dalla Germania, lui doveva prima intestarsela e poi provvedere alla vendita». Non solo.

«Lo stesso insisteva numerose volte sulla necessità del pagamento celere e che ogni giorno perso dall’effettuare il bonifico a saldo comportava ritardi consistenti al disbrigo delle pratiche. Alla mia richiesta di pagare in maniera parziale lo stesso si mostrava categorico e non incline ad accettare pagamenti diversi da quelli a saldo totale» racconta nella denuncia un’automobilista. Sta di fatto che la vettura non è mai stata consegnata e il venditore è sparito con la cassa. Ovvero tutti i soldi arrivati su un conto corrente della filiale di Castiglione delle Stiviere della Banca popolare di Sondrio.

Si parla di acquisti tra i 13 e i 25mila euro ad auto. C’è chi racconta di aver vissuto scene che, con il senno di poi, avrebbero dovuto far pensare. «Stavo comprando un’auto che guardava anche un altro ragazzo e il venditore mi disse che il giovane aveva appuntamento il sabato mattina successivo e poteva vendergli la macchina solo se noi non avessimo accettato l’acquisto. Questa circostanza - dice oggi con rabbia e delusione - ci sembrava strana, a tratti teatrale, tuttavia faceva insorgere una certa fretta nell’acquisto. Probabilmente faceva tutto parte della truffa».

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