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Gli studenti del Don Milani di Montichiari: «Quando piove un lago fuori da scuola»

Gli alunni denunciano il problema. La preside: «L’abbiamo già segnalato alla Provincia»
La situazione del don Milani quando piove - © www.giornaledibrescia.it
La situazione del don Milani quando piove - © www.giornaledibrescia.it
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Succede «ogni qualvolta piove», l’ultima giovedì scorso: la denuncia arriva gli studenti dell’Istituto superiore Don Milani che dicono di trovarsi, all’entrata e all’uscita da scuola, a saltare pozzanghere in caso di maltempo.

La preside Claudia Covri conferma il problema e dice di essersi mobilitata, già quella mattinata, per segnalarlo alla Provincia attraverso l’Ufficio tecnico presente nell’Istituto, come da prassi.

La scuola ha segnalato quindi alla Provincia le difficoltà che gli allievi incontrano nelle giornate di pioggia, per accedere al plesso Nes, chiedendo una risoluzione definitiva. «Il problema si evidenzia quando la pioggia è abbondante e duratura e le foto dimostrano che l’acqua l’altro giorno era davvero elevata», sottolinea la preside, dalla quale apprendiamo che la Provincia di solito interviene con posa di ghiaia o pulizia dei tombini, ma quest’anno è probabile che questo intervento non sia stato svolto prima dell’inverno.

«In istituto c’è l’ufficio tecnico che raccoglie segnalazioni e criticità pervenute direttamente dagli studenti, oltre che da tutto il personale - prosegue la preside -. L’istituto provvede a fare le conseguenti richieste alla Provincia, nel nome della sicurezza e del buon funzionamento di impianti e strutture. Già nella data del 19 gennaio, alle 8.23, il referente dell’ufficio tecnico ha provveduto ad inviare la segnalazione».

E ancora: «Da sempre io e miei collaboratori cerchiamo di risolvere i problemi di qualsiasi natura con tempestività ed efficacia; in questo caso la soluzione del problema dipende dalla Provincia che ha promesso di fare un sopralluogo nei prossimi giorni», sottolinea la dirigente scolastica, invitando gli studenti a rivolgere le loro segnalazioni «alle figure competenti».

E aggiunge: «Trovo molto fuorviante che nel pensiero comune ci sia l’idea che solo se si crea il caso mediatico, ci si muova a risolvere i problemi». Ad ogni modo il problema parrebbe essere noto, segnalato alle autorità che si sarebbero impegnate a fare le verifiche necessarie alla risoluzione. 

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