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Giovani che cambiano il mondo: in gara c’è anche Nadia Andrea

C’è anche una monteclarense tra i dieci finalisti del progetto «Strike! Storie di giovani che cambiano le cose»
Nadia Andrea Andreani - Foto © www.giornaledibrescia.it
Nadia Andrea Andreani - Foto © www.giornaledibrescia.it
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C’è anche una monteclarense tra i dieci finalisti del progetto «Strike! Storie di giovani che cambiano le cose» che oggi, a Rovereto, si contenderanno la vittoria: Nadia Andrea Andreani racconterà alla giuria il suo «strike!», fatto di distanze (geografiche), ricerca, avventure scientifiche da narrare ai più piccoli.

La ventinovenne dal 2017 si occupa di ricerca, nel campo della microbiologia, alla Lincoln University, ed è inoltre impegnata nella divulgazione scientifica rivolta ai bambini. La sua prima storia illustrata («The adventures of Flo, the special bacterium»), facente parte di un progetto universitario, è uscita un paio di anni fa e raccontava di Flo, un batterio per nulla cattivo, che un giorno colorò una mozzarella di blu.

Prossimamente uscirà il suo secondo libro, le cui illustrazioni sono di Roberto Ferrarese che lavora come ricercatore in Germania (è la Lincoln University a finanziare il progetto). Il volume, che è praticamente già ultimato e tradotto in italiano, si rivolge ai bambini dagli 8 agli 11 anni e narra le avventure di un altro giovane batterio che se ne va da solo  alla scoperta del mondo, incontrando altri batteri spesso presenti nella nostra quotidianeità. Naturalmente lo scopo è avvicinare i bambini alla scienza, raccontandola.

Nadia è venuta a conoscenza di «Strike!» grazie all’invito a parteciparvi lanciato ai giovani monteclarensi dall’assessore Barbara Padovani. Il progetto in questione l’ha indetto quest’estate l’Agenzia per la famiglia, natalità e politiche giovanili della Provincia autonoma di Trento ed è dedicato agli under 35 delle province di Trento, Bolzano, Sondrio, Brescia, Verona, Vicenza e Belluno che vogliano narrare la loro storia di successo per spronare gli altri giovani.

I partecipanti hanno prima di tutto inviato un video con la loro storia e tra di loro sono stati selezionati dieci  finalisti, tra cui  Nadia: «Parlerò alla giuria del mio percorso universitario, delle difficoltà incontrate e del mio impegno per la divulgazione scientifica», spiega la giovane. Tutte le storie dei finalisti saranno raccolte in un libro e i tre vincitori verranno sostenuti nel promuovere il loro «strike!» sul territorio.

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