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Fontanelle, il progetto «pensi al monastero di S. Giorgio Alto»

Il Gruppo archeologico di Montichiari lancia un appello per la tutela del «gioiello» di epoca longobarda
Lo stato di abbandono della cascina in cui è incastonato il monastero di San Giorgio - © www.giornaledibrescia.it
Lo stato di abbandono della cascina in cui è incastonato il monastero di San Giorgio - © www.giornaledibrescia.it
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«La volontà di ampliare il santuario delle Fontanelle deve tenere conto della presenza in zona del monastero longobardo di San Giorgio Alto che va messo in sicurezza e recuperato»: lo afferma il Gruppo archeologico monteclarense (Gam) che si appella a tutti gli attori coinvolti nell’ipotetico ampliamento del santuario.

Il Gam, guidato da Paolo Chiarini, chiama in causa Comune, Fondazione Rosa Mistica e Diocesi affinché sia individuata una formula «pubblico-privato» (ad esempio una fondazione ad hoc) di collaborazione anche finanziaria per salvare il monastero, in cui il Comune abbia largo spazio e le redini sul futuro dello stabile.

«Se verrà consentita la costruzione del santuario così come proposto, a nostro parere comprometterà la bellezza naturale del paesaggio in maniera così impattante da potersi considerare definitiva, vista la quantità di fedeli che attirerà, con la conseguente creazione di altre strutture di supporto - sostiene Chiarini -. Ci appare più percorribile una seconda strada che è quella di migliorare in maniera moderata la ricettività delle Fontanelle». E aggiunge: «Nel contempo, si potrebbe ridare alla comunità la fruizione della chiesa/monastero longobarda (VIII sec) di San Giorgio Alto. Potrebbe infatti inserirsi in un circuito di visita culturale ma anche religioso».

Il monastero è un gioiello storico incastonato (o meglio, intrappolato) in un cascinale ormai in rovina, il cui proprietario, un privato, aveva espresso l’intento di donarlo al Comune. «Il crollo del tetto progredisce, il salvataggio è urgente: è il momento di creare un progetto di recupero sfruttando le opportunità che il privato, il pubblico, la politica possono mettere in campo» dice Chiarini.

Nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche il vicesindaco e assessore alla Cultura Angela Franzoni e il consigliere regionale Claudia Carzeri, l’archeologo Dario Gallina ha rimarcato l’importanza dell’edificio e la sua rara cripta altomedievale. Ne è consapevole l’assessore Franzoni dalle cui parole si è evinto come l’idea del Gam, resa nota in sede di conferenza, potrebbe già essere balenata negli amministratori comunali: «Abbiamo segnalato alla Fondazione Rosa Mistica la presenza di San Giorgio Alto, che come monumento potrebbe interessare anche a chi si reca in pellegrinaggio alle Fontanelle - ha detto Franzoni, ribadendo che per ora non si è visto un progetto definitivo per l’ampliamento del santuario -. Per quanto riguarda l’intervento, sono per la sistemazione del santuario che già esiste così da dare dignità al pellegrino ma senza impattare sul paesaggio».

Dal Gam si apprende anche che i sondaggi archeologici svolti di recente nell’area dalla Soprintendenza non hanno evidenziato particolari criticità di tutela, e non pongono ulteriori limitazioni «alla richiesta di fondazione Rosa Mistica per l’attuazione del progetto».

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