Bassa

Fa troppo caldo e così evade dai domiciliari

Il 40enne della Bassa doveva essere a casa in attesta del processo. Vista la recidività, aspetterà il giudizio in carcere
All'alt intimato dai Carabinieri, la giustificazione dell'evaso non deve aver convinto troppo
All'alt intimato dai Carabinieri, la giustificazione dell'evaso non deve aver convinto troppo
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Si sa, nella Bassa bresciana, nel bel mezzo della Pianura Padana, il caldo è spesso opprimente ed insopportabile. Non parliamo poi dell'afa che rende l'aria irrespirabile.

Così deve essere stato anche per un quarantenne di Dello, il quale ha deciso, per lenire l'arsura di questi giorni, di farsi un bel giro in motorino. C'è un discrimine in tutto ciò: l'uomo si trova ristretto agli arresti domiciliari per i reati di estorsione, furto e danneggiamento in attesa di un processo che lo vede imputato per i reati di atti persecutori, danneggiamento e furto commessi nel 2017 ai danni del padre.

Già a luglio era stato fermato una volta e denunciato a piede libero per evasione e già in quell'occasione aveva usato la stessa scusa: ai Carabinieri che lo riportavano a casa, diceva che il suo giretto in motorino era l'unico modo per rinfrescarsi. Insomma, per prendere un po' di aria.

La recidività è però costata cara all'evaso: dopo essere stato nuovamente arrestato, è stato condotto in carcere. E come si dice, in galera non sembrerebbe fare caldo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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