Da Chiari all’Agenzia spaziale europea: Anthea Comellini pronta a volare verso le stelle
Da grande farò l’astronauta. L’abbiamo affermato in tanti, da bambini, sollecitati da domande esplorative sulle nostre aspirazioni. Non sappiamo se Anthea Comellini da piccola rispondesse allo stesso modo, certo da ieri la trentenne di Chiari può dire di aver realizzato un sogno: è stata selezionata tra i nuovi astronauti dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea. L’annuncio è stato dato ieri a Parigi, in conclusione della Conferenza ministeriale dell’ente.
Dopo una lunga, accurata selezione, alla quale hanno partecipato oltre 22.500 candidati di tutta Europa, l’Esa ha scelto i 17 componenti della classe 2022 di astronauti: cinque in carriera, undici «di riserva» ed uno con disabilità fisica. La bresciana fa parte della classe di riserva, insieme ad un altro italiano, il 31enne Andrea Patassa, di Spoleto. Comellini e gli altri dieci hanno superato l’intero processo di selezione, ma in questo momento non possono essere reclutati: riceveranno un contratto di consulenza e supporto di base ed inizieranno l’addestramento di base nel caso in cui venga identificata un’opportunità.
Lungo percorso
Quel che è certo è che quando arriverà il momento, Anthea Comellini sarà pronta. «Provo gratitudine - ha dichiarato -. Le persone che hanno concorso per questa posizione erano oltre 22mila e molte di queste, pur essendo eccezionali, non sono qui oggi (ieri, ndr) perché non hanno superato la selezione finale. Ci si sente anche fortunati perché essere qui è un’occasione unica ed un onore. Per il futuro speriamo in un volo». Del resto Anthea racconta che «sin da quando ero bambina sono sempre stata affascinata dal volo, anche da quello spaziale, qualcosa di un po’ irrazionale che non so spiegare. Ma poi le mie scelte di vita mi hanno portato vicino allo spazio: a 19 anni mi sono iscritta a Ingegneria Aerospaziale, al Politecnico di Milano, e studiando ho capito che quello era il posto giusto per me».
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
Anthea, già brillante studentessa al Calini con la passione per la poesia (terza classificata nel 2009 al Concorso Eugenio Montale), si è impegnata senza risparmio, convinta che «si deve lavorare duro concentrandosi su obiettivi a lungo termine, per dare al proprio futuro le maggiori possibilità». Si è laureata con 110 e lode, per poi conseguire la laurea magistrale nell’ambito di un percorso che prevedeva il doppio diploma, tra Politecnico di Milano e Istituto superiore dell’Aeronautica e dello Spazio di Tolosa in Francia; quindi un dottorato in navigazione autonoma per rendezvous nello spazio in Francia, tra Cannes e Tolosa, periodo durante il quale ha anche trascorso sei mesi come ricercatrice nel laboratorio di robotica mobile e sistemi autonomi di Montreal.
Sogno e sollievo
La passione «irrazionale» ormai aveva tutte le basi scientifiche per poterla concretamente proiettare nel sogno. Ecco dunque la scelta di partecipare alla selezione dell’Agenzia spaziale europea: «È stato un lungo percorso - ricorda Anthea Comellini -, fatto di tanti test e passaggi che mi hanno portato via via sempre più vicino al mio sogno. Quando infine ho ricevuto l’ultima chiamata e sono stata invitata a Parigi, ho provato una sensazione quasi di sollievo, mi son detta "Ok, sta succedendo!". Ora mi sento di dare il mio massimo contributo a questa grande comunità dello spazio europea: non so se potrà essere alla stazione orbitante, o in un’altra stazione commerciale o magari sulla Luna, ma certo so che potrò dare un contributo concreto».
E chissà che ora non tornino utili quelle doti mostrate quando praticava con successo la disciplina dell’orienteering (la ricordiamo nel 2010 sul palco dell’Oscar dello sport bresciano): lei che ha dimostrato di saper esplorare con sicurezza un territorio sconosciuto («è uno sport non molto comune, ma bellissimo: tutti lo dovrebbero provare», consiglia) non sarebbe certo in ambasce nell’affrontare una passeggiata nello spazio. E noi, che da grandi non siamo riusciti a fare l’astronauta, saremo pronti a spingerla nella nuova avventura: «Vai Astro Anthea!».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
