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Coronavirus, 24 morti in due giorni a Chiari: «Devastante»

Lo dice Jean Pierre Ramponi, direttore sanitario del Mellino Mellini, dove il primo paziente positivo al coronavirus è arrivato il 23 febbraio
  • L'ospedale Mellino Mellini a Chiari in prima linea
    L'ospedale Mellino Mellini a Chiari in prima linea
  • L'ospedale Mellino Mellini a Chiari in prima linea
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«Ci siamo preparati psicologicamente vedendo le immagini della Cina, ma era impensabile immaginarsi una devastazione di questo tipo». Lo dice Jean Pierre Ramponi, il direttore sanitario dell'ospedale di Chiari, dove il primo paziente positivo al coronavirus è arrivato il 23 febbraio.

Tanti i casi di pazienti provenienti da Orzinuovi, il paese bresciano con più contagi, e dal Bergamasco. «Ora su 450 posti letto ben 220 sono occupati da persone che hanno contratto il Covid - 19», spiega il medico. L'impatto è maggiore rispetto ai principali ospedali bresciani.

Tra gli infettati anche 80 dipendenti, tra medici e infermieri. Solo nelle ultime 48 ore i decessi sono stati 24 nell'ospedale dell'ovest bresciano. Per il direttore sanitario: «Tutti i colleghi stanno dando loro stessi, ma c'è un impatto psicologico enorme e reggere a questa valanga di negatività non è facile».

 

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