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Convegno negazionisti in senato, Andrea Bocelli chiede scusa

Un 28enne di Orzinuovi ha presentato un esposto in Procura a Roma, a proposito delle dichiarazioni della conferenza
Andrea Bocelli al convegno - Foto Ansa/Maurizio Brambatti
Andrea Bocelli al convegno - Foto Ansa/Maurizio Brambatti
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«Sia Andrea Bocelli che Matteo Salvini sembrano farsi gioco delle misure preventive a tutela della salute pubblica implementate dal Governo e sostenute da una larga maggioranza della comunità scientifica. In particolare il distanziamento sociale, il lockdown e l'uso della mascherina nei luoghi di assembramento». È quanto scrive un 28enne di Orzinuovi, il paese della nostra provincia più colpito dal Covid, in un esposto alla Procura di Roma, contro il convegno che si è tenuto lunedì nella sala della biblioteca del Senato, «volto - scrive il bresciano - a sostenere l’inesistenza del virus e l'inopportunità di misure di prevenzione emanate dal Governo e dalle Regioni».

Per il 28enne, che nel suo esposto punta il dito soprattutto contro Matteo Salvini, «i contenuti della conferenza sono stati divulgati a pochi giorni dall'emergere di diversi focolai in Europa, particolarmente in Spagna, che hanno costretto il governo britannico ad imporre la quarantena a coloro che sarebbero rientrati dalla Penisola Iberica dal 25 di Luglio.

«Non volevo offendere chi è stato colpito dal Covid» sottolinea intanto sui suoi social Andrea Bocelli a due giorni dal suo intervento al convegno dei negazionisti in Senato: «Chiedo sinceramente scusa. Da sempre mi sono speso per combattere la sofferenza e l'ho fatto anche recentemente con l'avvento di questa sciagurata pandemia, come molti sanno», chiarisce in un video pubblicato su Facebook.

 

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