Bassa

Cinque auto per la spaccata e colpo da 100mila euro: 4 in cella

Arrestati dalla Polstrada di Chiari quattro banditi: avevano razziato 5 auto a Monza e rubato gioielli per 100mila euro a Padova
La refurtiva recuperata © www.giornaledibrescia.it
La refurtiva recuperata © www.giornaledibrescia.it
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Una batteria di banditi di alto profilo. In grado di spostarsi rapidamente mettendo a segno più colpi anche in una sola notte. Tutti con bottini a tanti zeri. Ma la premiata ditta Auto & Gioielli ha visto bruscamente interrotta la propria attività dalla Polizia Stradale di Chiari.

Sono state infatti due pattuglie in servizio lungo Brebemi a fermare - alle 3 della notte del 9 febbraio - la Ford Focus a bordo della quale viaggiavano quattro giovani rumeni, tutti di età compresa fra i 26 e i 30 anni, tutti già noti e senza fissa dimora gravitanti tra Roma e Civitavecchia.

I banditi erano reduci da una notte di superlavoro: a Monza avevano razziato da una concessionaria cinque auto (quattro Peugeot e una Fiat 500) con le quali si erano diretti verso il Centro Commerciale Le Centurie di San Giorgio delle Pertiche, nel Padovano. Loro obiettivo una gioielleria presente nella struttura. Con le quattro Peugeot hanno ostruito gli accessi al centro in modo da agire indisturbati, quindi hanno usato la Fiat 500 come ariete per sfondare la vetrina di una gioielleria, dalla quale hanno prelevato 270 monili in oro del valore complessivo di quasi 100mila euro.

Da ultimo la fuga sulla Focus intestata alla moglie di uno della banda. In A4 prima, in Brebemi poi. Fino a quando sono incappati nelle pattuglie della Polstrada di Chiari: dopo un breve inseguimento sono stati visti lanciare un oggetto dal finestrino. Bloccata l'auto e recuperato in una scarpata il materiale lanciato, è emerso che si trattava di due collant da donna annodati all’interno dei quali vi erano i 270 monili rubati.

I quattro sono finiti in cella, arresto già convalidato con misura cautelare confermata. L'accusa è di furto aggravato in concorso per tutti, cui si aggiunge il ricorso a documenti falsi per due componenti della banda.

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