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Azzano, il campo non è in sicurezza: il sindaco lo chiude

Numerose le criticità rilevate dai tecnici, presto in cantiere i lavori per la sistemazione
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Chiuso uno dei due impianti sportivi nel Parco Azzano d’Italia. A vietare l’accesso al campetto di calcetto, realizzato poco meno di tre anni fa, è un’ordinanza firmata dal primo cittadino Angela Pizzamiglio. Il provvedimento, «a tutela dell’incolumità della cittadinanza», è stato predisposto dopo una dettagliata relazione circa la criticità del luogo.

La decisione del sindaco di Azzano infatti è stata presa dopo un sopralluogo svolto dai dipendenti comunali. «A fine giugno - spiega Pizzamiglio - l’ufficio tecnico ha eseguito un controllo nella piastra polivalente per la verifica dei requisiti di sicurezza per l’utilizzo dell’impianto da parte della cittadinanza. Un sopralluogo dal quale sono emerse alcune criticità a partire, ad esempio, dalla recinzione perimetrale completamente divelta in diversi punti e in altri addirittura mancante. Non solo, i tecnici hanno ravvisato numerose rotture che, durante l’utilizzo della struttura, potevano risultare pericolose. Ultimo, ma non meno importante, è stato rilevato anche che le due porte da calcetto, entrambe danneggiate, erano dissaldate in diversi punti».

Sono questi i motivi che hanno portato a vietare l’accesso al campetto, delimitato con del nastro e dei cartelli apposito di divieto d’accesso. «Per evidenti questioni di sicurezza - continua il sindaco - ho provveduto con un’ordinanza a inibire l’accesso alle persone nei soli luoghi delimitati, lasciando però il libero utilizzo dell’adiacente piastra da basket e dell’intero parco, fino al ripristino delle condizioni dei luoghi. A distanza di meno di tre anni dalla sua realizzazione, il campetto presenta dunque già problemi e criticità. La nostra Amministrazione, in ogni caso, ha previsto il rifacimento totale della recinzione della piastra polivalente, stavolta con rete idonea e specifica per campi sportivi, nel più ampio progetto di completamento dell’impianto polivalente, in merito al quale abbiamo ottenuto il finanziamento di 25mila euro da parte della Provincia di Brescia».

 

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