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Al santuario della Motella a Seniga la statua deturpata dall'Isis

La Vergine Ferita di Batnaya proviene dalla piana di Ninive in Iraq
Il volto della statua - © www.giornaledibrescia.it
Il volto della statua - © www.giornaledibrescia.it
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La famosa statua della Vergine Ferita di Batnaya, proveniente dalla piana di Ninive in Iraq, deturpata da un attacco dell’Isis nel 2014 vicino a Mosul, farà tappa nella nostra provincia. Da oggi a martedì 19 aprile si potrà infatti venerarla nel santuario mariano della Comella, frazione di Seniga.

La Madonna di Batnaya, col suo volto sfigurato, ricorda la tragedia dei cristiani perseguitati per la propria fede. L’effigie è una delle tante sculture fatte a pezzi dalla furia iconoclasta dell’Isis durante l’occupazione di Mosul e delle zone circostanti tra il 2014 ed il 2016. Batnaya, in particolare, è stata occupata dall’Isis dall’agosto 2014 al novembre 2016. Per non essere uccisi, i cristiani (oggi in Iraq si stima che ne siano rimasti 250mila, meno dell’1% della popolazione) furono costretti a fuggire.

Per l’occasione sarà realizzata anche una mostra, composta da 27 pannelli, che aiuta i fedeli a comprendere il contesto storico, i fatti e i luoghi di quanto accaduto.

«Questa - spiega il parroco don Alessandro Lovati - è una importante occasione per riflettere e pregare su un tema molto importante, ma troppe volte dimenticato, quale è il martirio dei cristiani in Medio oriente, perseguitati per la loro fede».

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