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Al D'Annunzio arriva il magazzino di Poste: più voli Dhl

Lo scalo di Montichiari cresce nel trasporto merci. Il terminal passeggeri trasformato in area logistica
Lo scalo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
Lo scalo di Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Lo scalo di Montichiari è ormai un punto di riferimento nazionale nel trasporto merce. Nei primi nove mesi dell’anno le tonnellate transitate per il D’Annunzio sono cresciute del 10% rispetto al già ottimo 2020, spinto dal boom dell’e-commerce legato alla pandemia. Ma ora l’obiettivo è accelerare. Il terminal passeggeri è stato trasformato nel magazzino di Poste Italiane, la struttura è ormai pronta e, se non vi saranno intoppi, sarà operativa dal 22 novembre.Gli spazi ora affidati a Poste con il nuovo anno saranno sfruttati per nuove attività cargo. E a fine anno Dhl lascerà Orio per spostarsi a Malpensa ma parte dell’attività verrà dirottata su Montichiari.

L’area da 4.500 metri quadrati destinata al nuovo magazzino-smistamento di Poste - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’area da 4.500 metri quadrati destinata al nuovo magazzino-smistamento di Poste - Foto © www.giornaledibrescia.it
Insomma, il tanto atteso rilancio del D’Annunzio piano piano e senza clamori si sta concretizzando. Montichiari è ormai il quinto scalo merci italiano (dopo Malpensa, Fiumicino, Bologna e Venezia). Nel 2020 ha sfiorato le 40mila tonnellate. «È stato un anno particolare - spiega Massimo Roccasecca, amministratore delegato del D’Annunzio -. Eravamo in piena pandemia, la gente non poteva uscire, l’e-commerce è esploso. Nel picco natalizio abbiamo fatto numeri altissimi».

Quest’anno si chiuderà con numeri simili. Nei primi 9 mesi la crescita sul 2020 è stata del 10,1%. Ma, visto l’anomalia del 2020, Roccasecca confronta i dati con il 2019, più 46,3%. La presenza di Poste al D’Annunzio è storica. Ma con l’esplosione dell’e-commerce e la partnership tra Poste e Amazon l’attività ha avuto un’impennata. Tanto che D’Annunzio e Poste lo scorso 1° agosto hanno raddoppiato il contratto triennale, passato da 6 a 12,9 milioni di euro. A Montichiari però mancano spazi per gestire la merce. Il Piano industriale al 2030 prevede la realizzazione di 4 nuovi magazzini per 50mila metri quadrati. Ma è fermo per le autorizzazioni al Ministero.«A noi gli spazi servono ora» spiegano i tecnici del D’Annunzio. Così, lo scorso giugno, sono partiti i lavori per trasformare il terminal passeggeri in un magazzino (trasformazione reversibile). In fondo a Montichiari l’ultimo volo passeggeri Ryanair risale al 2010. Restano i voli privati: nel 2019 si sono contati 46 passeggeri al giorno.

L’area di carico e scarico della merce - Foto © www.giornaledibrescia.it
L’area di carico e scarico della merce - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il grande spazio vuoto è così stato suddiviso. A fine agosto è entrato in funzione il mini-terminal passeggeri, 1.200 mq per partenze e arrivi, dove si possono gestire fino a 60 passeggeri l’ora. Adesso tocca al nuovo magazzino: quasi 5mila mq open space per l’attività di Poste, con uffici, spogliatoi, area ristoro. L’area è già stato dotata di telecamere, impianti, cablaggio della rete, macchine radiogene per il controllo della merce. Qui lavoreranno circa 60-70 persone. «Il trasloco inizierà dalla prossima settimana - spiega Roccasecca -. Ci vorranno 5-6 giorni di test per verificare che tutto funzioni. Pensiamo si possa partire lunedì 22 novembre».

Il nuovo magazzino di Poste sarà attivato il 22 novembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo magazzino di Poste sarà attivato il 22 novembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
Poste avrà a disposizioni maggiori spazi e strutture più funzionali, così che possa incrementare l’attività e gestire i picchi natalizi. Il progetto ha visto la realizzazione di un nuovo piazzale per la movimentazione dei camion, una baia di carico e scarico e pensiline di copertura della merce. Un investimento di circa 4 milioni di euro (2,8 per i soli lavori). Il capannone ora utilizzato da Poste sarà dedicato a «nuove attività». Dhl ha poi già chiesto «nuovi uffici» e con il 2022 aumenterà la sua presenza a Montichiari. Insomma, spiega Roccasecca, «il prossimo deve essere un anno di ulteriore crescita».

«La direzione è quella giusta - commenta il vicepresidente della Provincia Guido Galperti, neoconsigliere del D’Annunzio -. Il Piano di sviluppo è fermo, in attesa delle autorizzazioni. Ma lo scalo sta crescendo e bisogna dare risposte alla domanda degli operatori. Il D’Annunzio può essere una leva di sviluppo del territorio, ma ha bisogno di un’infrastrutturazione adeguata. Noi stiamo cercando di dare una mano».

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