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Al bar la solidarietà è... rampante

Apre sabato a Borgosotto il locale in cui lavoreranno ragazzi con disabilità della coop La Sorgente
Ragazzi all’opera per ultimare i lavori a «Il barone rampante» - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ragazzi all’opera per ultimare i lavori a «Il barone rampante» - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A Borgosotto arriva «un bar che non è solo un bar», ma un luogo che invita a cambiare punto di vista: sabato alle 18 aprirà i battenti «Il barone rampante», il cui personale è composto dai ragazzi con disabilità della cooperativa sociale La Sorgente.

Tra di loro, c’è chi sarà impegnato dietro al bancone e chi invece si occuperà di accoglienza e servizio ai tavoli. Hanno anche partecipato in prima persona alla sistemazione degli ambienti (ex Galeter) in cui ha trovato casa il progetto di cui saranno protagonisti.

La squadra è formata da una decina di giovani, tra i 19 e i 25 anni, inseriti nel Servizio di formazione all’autonomia (Sfa), che, tra i vari obiettivi, intende preparare a un futuro occupazionale. Ovviamente non mancherà la spalla dell’equipe educativa di La Sorgente e, inoltre, nei turni serali, in supporto, ci saranno un paio di baristi rodati. Insomma, un team pronto a mettersi in gioco, che non va etichettato come «speciale», se non per l’entusiasmo.

«La convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ruota attorno al principio secondo cui sono titolari degli stessi diritti di tutti - spiega Gabriele Biasin, responsabile di La Sorgente-. Partendo da questo input abbiamo pensato all’apertura de "Il barone rampante", che promuove la soggettività, mostra competenze, crea relazioni e fornisce occasione per offrire il proprio contributo alla comunità». Identità.

Il locale sarà aperto dal lunedì al sabato, dalle 7.30 alle 14 e, inoltre, le sere di giovedì, venerdì e sabato, dalle 18 alle 24 (fino ad aprile compreso, solo venerdì e sabato). Le tre parole chiave che riassumono la sua identità sono «social» perché intende favorire relazioni, tra i clienti e con le persone portatrici di disabilità; «cult» in quanto offrirà appuntamenti culturali e «food» dato che, ogni giorno, proporrà un piatto della tradizione.

«Il giovedì sera vorremmo dedicarlo agli incontri culturali, il venerdì alla musica e il sabato, invece, spazio ai giovani con feste e dj», entra nei dettagli Alessandra Bazzoli, coordinatrice dello Sfa. «Ci faremo portatori anche di altre sensibilità, sociali e ambientali- continua Bazzoli-. Ad esempio, a fine giornata, il cibo invenduto sarà donato a chi lo desidera e abbatteremo l’uso della plastica». «La nostra volontà è collaborare con le associazioni, facendoci fulcro di appuntamenti», chiude Biasin.

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