Bassa

Ago, filo e passione: il sogno di Irene è diventato realtà

La sarta 28enne si è messa in proprio e ha aperto la bottega «Taglia cuci crea»
Al lavoro. Irene Checchi nella sua bottega
Al lavoro. Irene Checchi nella sua bottega
AA

Ago, filo, cartamodelli, creatività e passione hanno permesso a Irene Checchi di dare vita, a «Taglia cuci crea», la sua bottega sartoriale, attiva dal 7 gennaio in piazza Libertà 13 a Verolanuova. Irene ha tutto per dare forma alle richieste dei clienti e alle sue creazioni: una macchina taglia e cuci, una due aghi e una lineare che, come dice la sarta, è stato l’anello di fidanzamento regalatole dal compagno.

Checchi, 28 anni, arriva da una famiglia numerosa con cinque figli e fin da bambina amava cucire i vestiti per le sue bambole. Poi, durante il liceo artistico a Cremona, ha cominciato a creare i suoi vestiti. Un hobby che ha da subito conquistato le amiche della ragazza, le quali hanno cominciato a chiederle abiti su misura portandola a pensare di trasformare una sua passione in lavoro.

Dopo il liceo e una breve parentesi in una scuola di moda a Brescia, Irene ha deciso di formarsi nel settore. Ha lavorato per sei mesi in un’azienda di abiti di Manerbio dove ha imparato a tagliare i modelli, poi ha fatto esperienza in un’altra bottega manerbiese dove ha conosciuto tutti i segreti delle riparazioni e per completare la sua formazione e infine, per quattro anni ha lavorato in un atelier di abiti da sposa in città.

A febbraio 2019 tutto era pronto per l’apertura, ma l’arrivo del virus ha bloccato ogni cosa, compreso il piano di lavoro di Irene. «Ammetto che il Covid-19 mi ha dato parecchio da pensare - ci racconta la giovane sarta -. Ho dovuto mettere in pausa il mio progetto e temevo di non poterlo fare. Poi mia mamma, che è infermiera, mi ha chiesto di realizzare delle mascherine per lei e per le sue colleghe e da quel momento mi sono accorta che potevo farcela, perché pian piano sono cominciate ad arrivare molte richieste per fare abiti su misura. Devo dire grazie alla mia famiglia, a mia mamma e a mio papà che mi hanno sempre dato grande sostegno e i giusti consigli per fare della mia passione quello che è il mio lavoro, perché quando desideriamo davvero qualcosa, se ci mettiamo la dedizione e volontà, i nostri sogni possono avverarsi».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia