Bassa

Affitta tre case, ma al posto dei dirigenti arrivano i profughi

Una Onlus ha affittato i locali dichiarando di destinarli al suo personale, ma il proprietario ha trovato all'interno richiedenti asilo
I Vigili del Fuoco durante l'intervento di Ghedi - © www.giornaledibrescia.it
I Vigili del Fuoco durante l'intervento di Ghedi - © www.giornaledibrescia.it
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Il sindaco di Ghedi, Lorenzo Borzi, non ha preso bene l’arrivo di un gruppo di profughi nel suo comune.

Ce l’ha, il primo cittadino, con la onlus Emergency transport Pobic, di Bozzolo, in provincia di Mantova, «che con l’inganno ha portato a Ghedi una quindicina di immigrati, alloggiandoli in due appartamenti che si trovano in via Nazario Sauro».

Ricostruiamo la vicenda con le parole di Damiano Dendena, proprietario degli appartamenti, Andrea Riccadonna, avvocato di Dendena, e Caterina Zappia, dell’agenzia immobiliare che collabora con Dendena. «A marzo - dicono i tre - la onlus chiede in affitto un appartamento per metterci un dirigente, eventuali conviventi e personale vario. Firmato il contratto, chiede altri due appartamenti. Tutto bene, poi scopriamo che, invece delle persone specificate nel contratto, in due appartamenti (il terzo non è ancora agibile) la onlus ha sistemato una quindicina di immigrati, che peraltro, senza alcuna autorizzazione, hanno già modificato l’appartamento».

Precisa Dendena: «Considero questo un imbroglio, perché nessuno ha detto, né scritto, che gli appartamenti sarebbero stati usati per gli immigrati. Hanno detto una cosa, ne stanno facendo un’altra». «Per me è tutto legittimo - dice l’avvocato Paolo Noverini, della controparte -. C’è un regolare contratto di affitto: se per un paio di mesi la onlus ha la necessità di sistemare dei richiedenti asilo (dico di un paio di mesi, perché stiamo cercando altre soluzioni), non capisco il problema…».

«L’avvocato non capisce il problema? - ribatte Borzi -. Glielo spiego io: la onlus ha sede a Mantova, con un imbroglio manda gli extracomunitari a Brescia, e noi ghedesi dovremmo farci carico di loro? A loro i soldi e a noi i problemi? Sia chiaro che il Comune non spenderà un solo centesimo per questa gente…».

Sabato il colpo di scena, non potendo entrare in un appartamento perché le chiavi di cui erano in possesso non aprivano la porta, i responsabili della onlus hanno chiamato i vigili del fuoco. Al che, oltre ad aver inviato sul posto la Polizia locale, Borzi ha chiamato anche i carabinieri. Dopo alcuni chiarimenti i pompieri se ne sono andati senza abbattere la porta. 

 

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