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A Offlaga il maltempo ha distrutto i pannelli fotovoltaici di un'azienda agricola

Bianca Terzoni
Il costo complessivo del disastro ammonta a 100mila euro: esclusa la copertura dell'assicurazione a causa delle tempistiche
La supercella si abbatte sul Bresciano - © www.giornaledibrescia.it
La supercella si abbatte sul Bresciano - © www.giornaledibrescia.it
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Non è una novità: i danni del recente maltempo sono riusciti a distruggere non solo le colture agricole, ma anche i pannelli fotovoltaici sui tetti di numerose strutture. Emblematico è il caso di Alessandro Tedioli, dell’azienda agricola «Tedioli Fratelli» di Offlaga.

Tedioli aveva deciso di installare 200 nuovi pannelli fotovoltaici sui tetti di alcuni fabbricati della sua azienda agricola. La scelta si inseriva nella volontà di aumentare la sostenibilità e di utilizzare energia rinnovabile sfruttando la luce del sole. 

Il disastro

Purtroppo, i temporali anomali e soprattutto la forte grandine di fine luglio non hanno lasciato scampo. Il resoconto è di 198 pannelli gravemente danneggiati e da sostituire. Solo due lastre di vetro si sono salvate da una grandine «con chicchi grossi come palline da tennis» a detta del titolare. La grandezza della grandine si può presumere anche dai grossi buchi presenti sui pannelli.

Il danno totale equivale all’intero costo dell’impianto, per una cifra che si aggira intorno ai 100mila euro. E non è tutto: la forte grandine ha provocato danni anche ai tetti delle stalle e ai capannoni. In questo caso però, nonostante i segni della grandine, la lamiera ha resistito alle intemperie, non essendo di vetro come i pannelli fotovoltaici. A tutto ciò si aggiungono i danneggiamenti alle tegole del tetto e all’antenna dell’abitazione di Tedioli. 

I pannelli distrutti - Foto © www.giornaledibrescia.it
I pannelli distrutti - Foto © www.giornaledibrescia.it

Riparare i danni

Il costo è alto, e in un primo momento sembra difficile ottenere un supporto. È necessario installare pannelli nuovi, e smaltire quelli vecchi. Il problema dell’assicurazione riguarda le tempistiche: viene infatti fornito il completo risarcimento dei danni solamente a impianto ultimato. I 200 pannelli di Alessandro Tedioli sono stati installati però due giorni prima della tempesta: troppo tardi perché l’assicurazione potesse fornire copertura assicurativa in caso di maltempo. Ora si cerca quindi di fare una ricognizione dei problemi e di trovare un compromesso con l’azienda assicurativa, ma purtroppo le regole vigenti sono quelle già prestabilite.

La grandezza dei chicchi di grandine sui pannelli - Foto © www.giornaledibrescia.it
La grandezza dei chicchi di grandine sui pannelli - Foto © www.giornaledibrescia.it

Tedioli e i suoi colleghi hanno quindi provato a contattare l’azienda produttrice di pannelli, ma la risposta è stata che in caso di eventi atmosferici non viene fornita assistenza. Fortunatamente, il titolare dell'azienda agricola di Offlaga ha trovato un aiuto negli installatori: i costi della sostituzione e della riparazione verranno coperti previo accordo tra l’azienda agricola e la ditta di installazione. «Se questi eventi atmosferici diventeranno la normalità, cercheremo soluzioni» ha aggiunto. Un’opzione potrebbe essere la costruzione di una copertura protettiva, il che però risulterebbe «complesso, perché verrebbe aggiunto ulteriore peso sul tetto» conclude Tedioli.

Nel caso delle colture di mais, anch’esse danneggiate dalla grandine, l’assicurazione è già stata attivata. Per ora i danni sono arginati.

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