Le vecchie custodie di occhiali diventano «porta mozziconi»

Bidoni in cartone pressato che si trasformano in bei contenitori per abitazioni (ma anche aziende) e vecchie custodie per occhiali che diventano porta mozziconi, il tutto al servizio dell’ambiente. Il difficile anno legato indissolubilmente al Covid-19 non ha fermato «5R zero sprechi»: il sodalizio di Provaglio attivo in Franciacorta (e non solo) ha sviluppato due progetti green.
Il primo, basato su un lavoro di recupero e bricolage, sta permettendo a dei bidoni in cartone di non finire al macero e di diventare degli utili contenitori.
Il secondo, dal nome evocativo «Occhio alla cicca» consiste nel recupero delle custodie degli occhiali dei Lions e nella loro trasformazione in porta mozziconi (con il supporto della costola giovane di «5R zero sprechi», «Youth in action») e si sta sviluppando molto rapidamente, andando a crescere anche fuori dai nostri confini.

«Il primo progetto riguarda il recupero di grossi contenitori circolari in cartone pressato molto resistenti, precedentemente adibiti al trasporto delle polveri d’essenza alimentare, da un’azienda del settore in Franciacorta - spiega Marco Migliorati di 5R zero sprechi -. I nostri volontari si occupano del rivestimento con un attento lavoro di bricolage: in questo modo vengono resi molto piacevoli alla vista oltre che utili come contenitori. Ne sono già stati consegnati molti a famiglie, almeno una quarantina nella Bergamasca, che li utilizzano come porta oggetti. Mentre nelle ditte, come nell’azienda amica di 5R Qwarzo di Rovato, vengono utilizzati per la raccolta differenziata dei rifiuti. "Occhio alla cicca", lanciato sul Garda la scorsa estate, si sta invece estendendo sino alle Marche grazie a un lavoro di rete».
Il lavoro di rete accennato da Migliorati è stato avviato lo scorso anno grazie alla partnership tra «Youth in action» (che dà nuova vita alle custodie degli occhiali), Lions club (che raccoglie e ricicla occhiali usati, alcuni abbinati alla custodia, per poi inviarli in Paesi poveri) e la spiaggia «Moniga beach» di Moniga a fare da «pilota» per il progetto: gli ospiti fumatori, insieme ad ombrellone e sdraio, ricevevano senza costi aggiuntivi il porta mozziconi.
Il progetto si è rivelato un successo e potrebbe essere replicato la prossima estate in molte spiagge d’Italia: «Oltre a Lions e Youth in action, sono entrate in scena Cristina Farnesi e Sabrina Petrucci di Zero Waste Marche, che hanno allargato la rete coinvolgendo la cooperativa sociale marchigiana Lella 2001 - prosegue -. Nelle spiagge delle Marche, e forse non solo, vedremo molti posacenere fai da te e meno mozziconi abbandonati».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
