Ambiente

La siccità fa rinascere i canneti sul Garda, «culla» di molte specie

A spiegare i dettagli di questo fenomeno sono il Wwf e l’Airone Rosso
I nuovi canneti sul lago di Garda © www.giornaledibrescia.it
I nuovi canneti sul lago di Garda © www.giornaledibrescia.it
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La faccia buona della siccità: i canneti sono rinati. E a dirlo sono due tra i gruppi ambientalisti più attivi sul Garda: il Wwf Bergamo-Brescia e l’associazione Airone Rosso, tra l’altro da sempre impegnata nella cura dell’Oasi San Francesco, patrimonio di biodiversità unico monumento naturale sul Benaco.

Il fenomeno

«Il livello basso del lago ha permesso la rinascita di vaste zone di canneto - spiegano i due sodalizi -: habitat che svolgono un’importante funzione di depurazione naturale delle acque, catturano sostanze tossiche e rappresentano un’area di incubazione, come fossero una nursery, per numerose specie ittiche e di invertebrati, arrivando a ospitare fino al 90% dell’intera biodiversità del lago».

Nell’ultimo secolo queste aree sono state soggette a una forte riduzione, più volte denunciata. Spesso si è addirittura rappresentato il pericolo che potessero scomparire completamente, cosa che comporterebbe, per il Garda, la perdita di una delle sue caratteristiche più preziose e della sua capacità di autorigenerarsi. Gli ultimi due anni «sono da record per la scarsa quantità di acqua, che ha fatto preoccupare tutta l’Italia - spiegano ancora -. Sul Garda si è registrato l’anno più siccitoso da quando sono cominciate le misurazioni ufficiali: i livelli delle sue preziose acque sono calati giornalmente fino ad arrivare a creare secche inaspettate. Ma ecco che dopo tanti, troppi e non sempre giustificati allarmi, si è verificato un evento importante per il lago: le acque basse, il moto ondoso ridotto e la giusta stagione hanno favorito quello che da anni non succedeva, ossia la crescita spontanea di canneti anche in zone dove non se ne erano mai visti».

Nuovi canneti

Nel solo basso lago, nella zona di Sirmione, è stato stimato che si siano formati circa diecimila metri quadrati di nuovo canneto. E il censimento è ancora in corso. «Questa situazione, oltre a dimostrare un aspetto positivo nella problematica della siccità, ci mostra quanto è importante la regolamentazione dei livelli del lago tenendo conto anche del ciclo di vita della cannuccia, elemento chiave essenziale per la vita del lago. Non da ultimo - evidenziano Wwf e Airone Rosso -, una maggiore salvaguardia e tutela delle aree riparie contribuisce a rendere questi habitat ancora più ricchi di vita». Infine, l’invito rivolto alle Amministrazioni locali, «affinché si attivino contro i tagli indiscriminati della vegetazione riparia». 

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