A Calcinato mensa a chilometri zero

Alimenti e tavola separati grosso modo dalla stessa quantità di chilometri percorsi dagli alunni per dirigersi in mensa: zero. O quasi. Il servizio mensa del Comune di Calcinato è stato completamente rivisto dall’Amministrazione comunale, privilegiando il rispetto per il territorio inteso come ambiente e tessuto economico-produttivo.
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Alimenti e tavola separati grosso modo dalla stessa quantità di chilometri percorsi dagli alunni per dirigersi in mensa: zero. O quasi. Il servizio mensa del Comune di Calcinato è stato completamente rivisto dall’Amministrazione comunale, privilegiando il rispetto per il territorio inteso come ambiente e tessuto economico-produttivo.

Nell’impostazione del bando di gara, lsi è posto l’accento su obiettivi vincolanti per l’aggiudicazione dell’appalto. Ad adempimento delle norme e gradimento per la giovane utenza si sono aggiunti requisiti di Gpp, «Green Public Procurement», ovvero «acquisti verdi» a tutela della sostenibilità ambientale e sociale secondo valori etici che coinvolgano anche la comunità (educazione alimentare per studenti e famiglie) a fronte di costi contenuti - quelli in carico alle famiglie rimarranno invariati per il terzo anno consecutivo.

Luce verde dunque all’esternalizzazione del servizio che dovrà essere erogato ricorrendo, per carni bovine, suine e avicole, uova, latte, yogurt e verdure (oltre il 75% dei pasti annui) a produttori agricoli operanti a una distanza massima di 25 chilometri da Calcinato.
Frutta, cereali, derivati, salumi e olio d’oliva dovranno essere, almeno per il 75%, di origine agricola in un raggio massimo di 100 chilometri dal Comune.


Attenzione viene posta non soltanto ai principi nutrizionistici, tuttavia. Nel pacchetto è infatti stabilito che già entro la fine di quest’anno il concessionario destini le eccedenze a enti di solidarietà e gli avanzi ad animali d’affezione. Tutto come da normative nazionali.

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