L'Isis minaccia l'Italia, sindaci bresciani in allerta

L'Isis sui social indica l'Italia come «prossimo obiettivo». L'allerta non viene sottovalutata dai sindaci bresciani, ieri in Prefettura
CRITICITA', LA PAROLA AI SINDACI
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Dopo Barcellona l'Italia affina e rafforza l'apparato di sicurezza già dispiegato. Ad alzare la tensione è anche una minaccia firmata Isis, che sul canale di comunicazione usato dai jihadisti su Telegram, indica l'Italia come «prossimo obiettivo»: a riferirlo è il Site, il sito Usa che monitora l'estremismo islamico sul web.

Gli apparati di sicurezza, a livello centrale e territoriale, stanno tarando le contromisure, puntando a "blindare" strade e aree nevralgiche delle città, ma anche tenendo alta la vigilanza sui foreign fighters (125 quelli monitorati) e sui soggetti a rischio: il Viminale ne ha espulsi tre.

Oltre alle grandi città, anche la vicina Verona Verona chiude piazza Brà, la piazza dell'Arena, con "new jersey"' in cemento.

E la minaccia terroristica non è sottovalutata neppure dai sindaci bresciani di alcune delle principali località bresciane che ieri sono stati in Broletto per il vertice voluto dalla Prefettura sul fronte antiterrorismo.

Attorno al tavolo i primi cittadini o i comandanti di Polizia Locale di Brescia, Desenzano, Sirmione, Salò, Iseo e Montichiari. «Come amministratori locali viviamo nel terrore che possa accadere nella nostra comunità - ha detto il sindaco di Salò, Giampiero Cipani - e sottoposto al comitato i casi, ad esempio, dei fuochi d’artificio sul lungolago di sabato prossimo o il mercato del sabato».

Per Alessandro Mattinzoli, primo cittadino di Sirmione, «nelle nostre località prima che possano arrivare le forze speciali da Milano il primo intervento è della Polizia Locale: serve una formazione specifica per gli agenti in questi contesti e la condivisione delle informazioni raccolte, ad esempio, con i varchi elettronici».

Per il capoluogo era presente Laura Castelletti, vice sindaco di Brescia: «Il capoluogo ha fino ad ora rispettato tutte le prescrizioni delle precedenti circolari ministeriali. Ci sono situazioni che vogliamo approfondire, soprattutto rispetto al fitto programma di iniziative che ci aspettano nei prossimi mesi». 

«Questi episodi ci mostrano il continuo mutare della minaccia e la collaborazione con la Prefettura e le forze dell’ordine è decisiva», ha concluso Laura Castelletti.

 

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