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Caso Italcarni, tre dipendenti patteggiano

Due veterinari dell'Asl di Brescia andranno invece a processo con rito abbreviato il prossimo 22 aprile
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Hanno chiesto il patteggiamento con pene da un anno e otto mesi a un anno e 10 mesi i tre dipendenti di Italcarni di Ghedi, il macello sequestrato dalla Procura di Brescia per maltrattamenti sugli animali per la vendita di carne infetta.

Due veterinari dell'Asl di Brescia andranno invece a processo con rito abbreviato il prossimo 22 aprile. Tra le parti civili che si sono costituite, oltre a Lav, Lac, Animal Amnesty e Adiconsum, c'è anche il Comune di Ghedi.

La Lav ha lanciato un appello al direttore della Asl di Brescia, Vassallo: “Ora che il proprietario e i dipendenti hanno ammesso i reati di maltrattamento, la ASL invece di riaprire la struttura disponga l’immediata chiusura ai sensi della normativa europea, dimostrando discontinuità dalle condotte poste in essere finora e rese possibili dai veterinari”.

 

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