Un patto di comunità rende l’area degradata un giardino per le api

Associazioni, Comune di Nave e studenti delle medie all’opera per trasformare un’area da 4mila metri quadri
A Nave: da area degradata a vera e propria oasi delle api - Foto © www.giornaledibrescia.it
A Nave: da area degradata a vera e propria oasi delle api - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un gruppo composto da diverse associazioni di volontariato si allea con il Comune e arruola i ragazzi delle medie per recuperare a titolo completamente gratuito un’area degradata di 4mila metri quadri, che diventerà un giardino amico delle api. Succede a Nave, nello specifico sulla striscia di terreno compresa tra il campo da calcio e il parco del Garza.

L’operazione è frutto di un lavoro sinergico tra l’Amministrazione Franzoni, l’Istituto comprensivo - «con il progetto di cittadinanza attiva La Valigia del cittadino» spiega la vicesindaco Virna Vischioni -, il Cai, Montagna che avanza, gli Amici di Villa Zanardelli, la Protezione civile e gli apicoltori. Il lavoro di recupero ha visto anche il coinvolgimento di una realtà privata, la ditta Malu srl di Botticino specializzata nello smaltimento di rifiuti e in consulenze ambientali che, grazie al progetto «Adotta una pianta» tramite il quale dona arbusti per compensare le emissioni di CO2 dei suoi mezzi, ha deciso di regalare al Comune  di Nave 110 piante (60 sono già state messe e dimora e presto ne arriveranno altre 50).

Grandi pulizie

«Le piantumazioni vengono effettuate dai volontari - afferma Gianpietro Busi di Montagna che avanza -, che spiegano come muoversi agli studenti». Questi ultimi dovranno prendersene cura anche in futuro, adottando di fatto le piante. «Negli scorsi anni con l’Amministrazione Bertoli abbiamo portato avanti discorsi ambientali molto importanti, ma più nascosti all’occhio dei cittadini, come quello delle bonifiche - spiega l’assessore all’Urbanistica Carlo Ramazzini -. Ora intendiamo organizzare delle iniziative rivolte anche alla cittadinanza, come per esempio le giornate ecologiche: la prima, aperta a tutti, è stata domenica al parco del Garza».

L’operazione in sé è positiva anzitutto perché ha permesso di ripulire a costo zero per il Comune, anche grazie ai mezzi messi a disposizione dagli alpini e dall’azienda agricola Ceresoli, un’area «dove abbiamo trovato di tutto» racconta il consigliere con delega all’Ambiente Gustavo Tomasi, tra gli attori principali del progetto. Grazie alle piante amiche delle api, poi, il terreno in questione si trasformerà in un luogo di tutela per questo insetto a rischio. Sempre domenica mattina, al parco del Garza, dopo il cleanup si è parlato delle api e della loro importanza per l’uomo e per il pianeta.

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