Un Mato davvero Grosso per le genti del Perù

Raccolti 96 quintali di viveri e il denaro necessario per spedirli nelle missioni andine
Beneficenza. La generosità lumezzanese  per le popolazioni andine
Beneficenza. La generosità lumezzanese per le popolazioni andine
AA

Soddisfazione per il Mato Grosso di Lumezzane che nella campagna di raccolta della scorsa settimana è riuscita ad assicurarsi 96 quintali di beni di prima necessità oltre a 2.700 euro per i container necessari per farli arrivare in Perù, dove saranno distribuiti.

«Anche quest’anno la cittadinanza di Lumezzane si é dimostrata generosa, - sottolineano dal gruppo all'unisono, - confermando una positiva tradizione in occasione dell’annuale raccolta fatta con l’appoggio dell’Unità Pastorale a favore dei poveri delle Ande.

La richiesta di cibo è sempre maggiore. I poveri, questa è la condizione sempre più diffusa, sono sempre più poveri. Grazie di cuore da parte di tutti gli oratori di Lumezzane, e appuntamento alla prossima raccolta».

L’attività. Il gruppo del Mato Grosso, attivo dal 1973, conta di due gruppi, quello dei giovani e quello degli adulti. Diversi cittadini valgobbini sono aiutati con il ricavato della sua attività: Teresi Bossini e Pierangelo Ripamonti in Perù dal 1994, dove hanno aperto una scuola edile; Betta Ungaro in Ecuador dal 1986 che ha aperto una casa collegio dove le bambine imparano un mestiere ed infine padre Francesco Saleri sempre in Ecuador, dove è diventato prete nel 2000 ed è responsabile di una parrocchia molto grande.

Le ultime due partenze sono state quelle di Pietro Bolognini e Andrea Cavagna: il primo rimarrà in Brasile un anno, mentre il secondo sarà per sei mesi in Ecuador. Mato Grosso collabora con profitto anche con il gruppo Alpini di San Sebastiano che hanno messo a disposizione una settimana la loro sede e la loro attrezzatura perché i volontari del Mato Grosso potessero organizzare delle serate di beneficenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia